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Roma. Si al Parco di Pietralata, no allo Stadio e al cemento

L’area che si estende dall’Ospedale Sandro Pertini, alla Stazione Tiburtina e la metro Quintiliani è un vasto territorio – circa 80 ettari – di proprietà pubblica, che è già impegnato da progetti con mastodontici edifici, approvati o in corso di approvazione dal Comune di Roma. Il quadro di edificazione lasciava liberi 14 ETTARI che sarebbero dovuti diventare il “PARCO DI PIETRALATA”.

La cordata di finanzieri privati, capitanata dai Friedkin, che ha in mente di costruire uno Stadio vorrebbe farlo proprio in quei 14 ettari adibiti a Parco. In sostanza rubano il nostro verde pubblico per interessi privati.

L’area in questione è una zona preziosa e vitale, prevista a verde pubblico già dal PRG vigente del 2008, compresa tra Via dei Monti di Pietralata e via dei Monti Tiburtini. Un Parco pubblico che i cittadini attendono da più di 20 anni, vera “ricucitura” di questo quartiere.

Purtroppo le diverse amministrazioni comunali non hanno portato a termine ciò che era previsto, consegnando l’area all’abbandono e tradendo la fiducia delle persone. Teniamo conto che accanto all’area sorge l’importante Ospedale Pubblico “Sandro Pertini” e sono già previste (o realizzate) ulteriori strutture, quali Istat, Campus Biomedico, Rome Technopole, Studentato La Sapienza,13 grattacieli (Defence Rfi/Fs – Centro Direzionale Tiburtina), Facoltà di Ingegneria La Sapienza e la costruzione di abitazioni che avranno già un enorme impatto in termini di cemento e densità demografica. (tra residenti e impiegati).

Già adesso, con i progetti in itinere, il territorio subirebbe un danno enorme sul piano della viabilità, e pensare ANCHE alla costruzione di uno Stadio a Pietralata da 65.000 posti aperto h24 per eventi sportivi, musicali, commerciali e di altro genere in un quadrante già pesantemente cementificato e urbanizzato comporterà un potenziale collasso dell’intero quadrante.

Qui evidenziate le maggiori criticità che teniamo a porre alla vostra attenzione: un eccessivo consumo di suolo (700.000 mc dello stadio si sommeranno ad altre edificazioni previste per un totale di 2.500.000 mc). un’aggressione senza precedenti al verde pubblico (cancellazione Parco di Pietralata previsto nel PRG). un collasso della mobilità (almeno 10.000 veicoli in più): ad oggi la Tiburtina soffre di un traffico costante e congestionato anche per la presenza di industrie e l’alto flusso di pendolari, la linea metro B è insufficiente, mentre i trasporti Atac sono sempre scadenti e a scarsa frequenza. un incremento dell’inquinamento atmosferico: la centralina Arpa sulla Tiburtina segnala abitualmente i più alti valori della città per NO2 e polveri sottili; l’aumento del traffico, a causa dello stadio, produrrebbe picchi pericolosi per la salute. un incremento di temperatura: la Tiburtina (e in particolare la stazione ferroviaria) è un’isola di calore con punte fino a 48,5° C (CNR).

L’ isola di calore urbano si crea in settori urbani più densamente cementificati e coni edifici alti. un rilevante inquinamento acustico: a fronte di un limite massimo (oltre il quale c’è rischio di perdita di udito) pari a 85 dB, il rumore di uno stadio viaggia tra i 140 e i 170 dB; un pericolo per il vicino Ospedale Pertini e per il fronte di abitazioni (II Municipio) a ridosso dello Stadio. Occorre pertanto preservare, valorizzare, liberare dal degrado e dalla cementificazione questo prezioso polmone verde, di indiscussa importanza per la salute e la vita di un’intera comunità.

Noi ci battiamo per garantire alle future generazioni una città a misura d’uomo, vivibile e condivisa, che non sia solo cemento.

VOGLIAMO IL PARCO DI PIETRALATA E NON IL CEMENTO. Aiutateci in questa battaglia che appartiene a tutti noi per un futuro Per informazioni più dettagliate sul piano di fattibilità presentato e le varie criticità invitiamo a visitare e sostenere il Comitato “Stadio Pietralata, No Grazie” https://www.facebook.com/stadiopietralatanograzie

Firma la Petizione: https://www.change.org/p/salviamo-il-parco-di-pietralata-no-al-cemento

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