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Continua la lotta contro la nuova ZTL a Roma, verso la fiaccolata del 6 luglio

Venerdì 23 giugno si è svolta un’assemblea pubblica contro la nuova ZTL in via Flavio Stilicone, Cinecittà, organizzata da Potere al Popolo Roma. Già giovedì 15 era stata chiamata un’iniziativa dello stesso tipo, e nonostante la pioggia erano state diverse le persone presenti, tanto da rilanciare il confronto pubblico anche alla settimana successiva.

La lotta contro i nuovi limiti alla circolazione prosegue ormai da quasi due mesi, con le auto Euro 0, 1 e 2 benzina ed Euro 1, 2 e 3 diesel che già oggi non possono circolare all’interno della fascia verde che copre buona parte del centro romano. A novembre 2023 sarebbero state seguite anche dai diesel Euro 4, e da novembre 2024 dagli Euro 3 benzina.

Potere al Popolo si è subito attivato con volantinaggi, momenti di dibattito in piazza, interventi nei consigli di municipio e una raccolta firme che sta prendendo sempre più consenso. Si tratta infatti di un provvedimento che, secondo le stime di Roma Mobilità, dovrebbe impattare su 30 mila famiglie residenti, e con i pendolari si arriverebbe a 300 mila persone sin da ora.

Anche il centrodestra, per la verità, si è mosso per criticare l’operato di Gualtieri, in particolare il consigliere leghista Fabrizio Santori che ha lanciato anche una petizione. A inizio maggio e inizio giugno sono state organizzate due manifestazioni sotto al Campidoglio, in cui hanno presenziato da Azione al fascista Giuliano Castellino.

L’amministrazione comunale ha dunque deciso di modificare la misura, con alcuni divieti posticipati di un anno, deroghe a specifiche categorie, carnet di 30 o 60 ingressi e un sistema per chilometraggio bonus da installare nelle macchine. Ciò si aggiunge all’abbonamento premio di ATAC per coloro che rottamano il proprio mezzo, per un valore irrisorio di 250 euro.

Ora il nuovo piano passa al vaglio della regione e dei tecnici dell’ARPA, e dovrà essere certificato a saldo zero in termini di polvere sottili e non eccedere i limiti di emissioni di biossido di azoto. La giunta ricorda infatti, in ogni uscita pubblica, che ci sono regole e norme italiane ed europee che proteggono la salute dei cittadini.

Ovviamente non si può non riconoscere che il nodo dell’inquinamento nell’area della capitale è a livelli critici, sia per la tutela della salute sia per quella dell’ambiente. Usare come scusate per un provvedimento che impatta soprattutto i settori popolari dei temi su cui poi tutti i partiti continuano a tagliare, privatizzare e deregolamentare da anni è inaccettabile.

E difatti anche il centrodestra, che governa la regione, si è detto soddisfatto della rimodulazione della ZTL. Ha smosso un po’ le acque per far finta di rappresentare un’opposizione credibile, e poi accetterà qualsiasi mediazione fatta sulla pelle dei lavoratori, mostrando unità d’intenti con la giunta comunale.

Dietro la maschera dell’ambientalismo e della salute, da Gualtieri a Rocca che guida la regione, non c’è nessuna intenzione di mettere in discussione un modello di sviluppo che per decenni ha avuto come traino anche l’auto privata. Ora che la conversione ecologica è necessaria, bisogna garantire al settore dell’automotive un mercato per ripagarsi gli investimenti.

Obbligando al cambio di fino a 400 mila mezzi, una volta che la misura sarà entrata a pieno regime, centrosinistra e centrodestra fanno pagare ai meno abbienti un enorme regalo alle grandi aziende automobilistiche. E come se non bastasse, da agosto aumenterà il prezzo di biglietti e abbonamenti dei trasporti pubblici, sempre nella logica di aiutare il privato a spese di tutti.

Potere al Popolo invece sostiene il ritiro del provvedimento, perché non si può far pagare ai settori popolari la crisi ecologica di cui sono in massima parte responsabili le multinazionali e, in generale, un modello produttivo che è insostenibile. La contraddizione di fondo dello sviluppo capitalistico con i tempi della natura qui si concretizzano nella vita di tutti i giorni.

La campagna politica su un problema che pesa sulle tasche di centinaia di migliaia di persone, che inoltre mostra la dimensione sistemica del tema, sta ottenendo ottimi risultati, che vanno rilanciati ulteriormente. Il 23 giugno, all’assemblea di Via Stilicone, è stato annunciato un altro intervento al consiglio del quarto municipio del 4 luglio e una fiaccolata il 6 luglio.

Ottimi passi da sostenere per continuare sulla strada dell’agitazione politica, dell’organizzazione delle persone e della mobilitazione di piazza.

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