L’appuntamento è alle ore 18:30 in via dei Sabelli 23, nel cuore del quartiere San Lorenzo a Roma, subito fuori le Mura aureliane.
L’occasione è l’inaugurazione del circolo GAP, “uno spazio di cultura, socialità, arte, musica, politica, solidarietà“, come si legge nella nota diramata per il lancio dell’evento.
Sicuramente una buona notizia e una ventata d’aria fresca, nella cornice dello storico “quartiere resistente” della capitale, da anni al centro di continue operazioni di speculazione che vorrebbero relegare le vie di San Lorenzo a mero luogo della rendita immobiliare e del divertimentificio.
La proposta che prenderà vita a GAP invece si affianca a quelle presenti nel quartiere che presentano un modo alternativo di fare cultura, di intendere la socialità e di partecipare attivamente alla vita anche politica della città, lontane dalla logica del profitto e dell’individualismo che ancora imperano in questa società malata.
Gli studenti dell’Osa e gli universitari di Cambiare Rotta, la Rete dei Comunisti e le altre realtà che daranno vita alle attività della sede hanno l’obiettivo di fornire e organizzare uno sguardo sul mondo diverso, indipendente dalla mercificazione delle relazioni a tutti i livelli, libero dall’oppressione del pensiero unico.
Un luogo eminentemente antifascista, che traccia idealmente un filo rosso con quei Gap che ebbero un ruolo decisivo nella lotta di liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista.
“Crediamo che il modo migliore per ricordare i Gap e la lotta partigiana è fare, anche oggi, di ogni spazio e di ogni azione un atto di resistenza“, si legge sulle pagine social dell’associazione.
Gap vuole essere “uno spazio di lotta per ridare protagonismo a chi viene quotidianamente escluso da questa società e a chi vuole contribuire a trasformarla“.
E allora, non resta che salutare con favore l’apertura del nuovo circolo, affiliato all’Arci, in un’Italia che sprofonda sempre più nel baratro della guerra, nella riduzione degli spazi di democrazia e nella curvatura reazionaria impressa dall’intero arco parlamentare alla vita sociale e politica del paese.
La Resistenza non può che passare ancora una volta dai quartieri come San Lorenzo, dal recupero della tradizione popolare e di lotta, dalla consapevolezza che solo riconoscendosi e mettendosi insieme in forma collettiva può scaturire il superamento della società capitalistica contemporanea. Con la Palestina nel cuore!
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LucAmore
A che vizio, vecchi Stalinisti. Gap “SAN LORENZO”? Forse potreste studiare un po’ di storia. O cacchio, magari sono altri i Gap.. a cui vi riferite o forse volevate scrivere Giap..
Buon circolo Arci e buona campagna per le europee.
Redazione Roma
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