Questa mattina a Roma un sostenitore di Israele ha aggredito Giovanni Barbera, dirigente romano del PRC, ed ha infranto la vetrata della federazione di Roma a Piazzale degli Eroi.
L’aggressore stava strappando manifesti di solidarietà con il popolo palestinese quando il compagno Barbera lo ha invitato a smetterla. Per risposta l’aggressore ha tentato di colpirlo con un manganello retrattile e con una bottiglia.
“Per fortuna non mi ha colpito con il manganello retrattile perchè sono indietreggiato nel tentativo di rifugiarmi all’interno della sede. Dopo mi ha colpito con due e tre calci sul pube” racconta Giovanni Barbera.
L’aggressore, in questo caso, è stato fermato e identificato dai carabinieri.
“L’aggressore indossava la kippah e si direbbe quindi appartenente alla comunità ebraica. Questo ci amareggia perché ancora una volta si confermerebbe la deriva della comunità ebraica romana. L’identificazione con Israele, anche quando a guidarlo è l’estrema destra di Netanyahu, sta conducendo verso posizioni e comportamenti inaccettabili. Siamo solidali con la causa palestinese proprio per fedeltà ai principi democratici, internazionalisti e antifascisti che ci impongono di contrastare l’ antisemitismo” – scrive in un comunicato il Partito della Rifondazione Comunista – “Ci aspettiamo che vertici della comunità ebraica condannino questa aggressione”.
Ci troviamo di fronte ad un nuovo episodio di aggressione da parte di sostenitori di Israele a Roma. In questo caso, diversamente da quanto è accaduto a Chef rubio, l’identità politica e anagrafica dell’aggressore è certificata da un verbale dei carabinieri. Sarebbe curioso se anche in questo caso un tribunale condannasse l’aggredito per aver denunciato l’aggressore.
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andrea
se facessero indagini serie è la volta buona che si scopre anche chi ha aggredito Chef Rubio