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Genova. Scontro in Prefettura, oggi sciopero e corteo Ansaldo

Fumata nera in Prefettura questa mattina sulla vertenza Ansaldo energia. I sindacati, proprio in seguito alla convocazione del prefetto Renato Franceschelli, avevano sospeso lo sciopero e il corteo già indetto per questa mattina, ma l’incontro non sarebbe stato positivo.

Ci aspettavamo poco – ammette il segretario della Fiom genovese Stefano Bonazzima abbiamo sentito ancora meno. Il prefetto ci ha detto che Cdp ha deliberato una ricapitalizzazione da 36 milioni di euro, ma si tratta in realtà di una vecchia ricapitalizzazione dove doveva essere deliberata un’ultima tranche, mentre sul futuro non ci è stato al momento detto assolutamente nulla”.

Per domani mattina i sindacati hanno convocato un’assemblea per riferire dell’incontro di oggi e “insieme decideremo le forme e le modalità di lotta”, spiega il segretario della Fiom. L’appuntamento è alle portineria centrale alle 8.15: a seguire sciopero e corteo.

L’incontro è andato malissimo – rincara il coordinatore dell’rsu di Ansaldo Energia Federico Grondona perché siccome la liquidità minima di Aen è al momento sotto di 36 milioni, Cassa depositi e prestiti ha fatto sapere che ci metterà solo quelli, che in pratica sono gli stipendi ma si tratta fra l’altro di soldi che erano dovuti fin dalla ricapitalizzazione del 2019. E fra l’altro sarebbero stati 50 milioni e non 36″.

I sindacati si aspettavano “almeno una lettera di impegno da parte di Cdp che sancisse la strategicità di Ansaldo energia e la volontà di ricapitalizzare nel breve periodo, invece niente di tutto questo. Per questo domani saremo in piazza e sarà lotta dura“.

Se la linea di Fiom e Fim è compatta, un po’ di polemica intersindacale la solleva la Uilm: “La Uilm non si aspettava grandi cose in assenza di un governo, nonostante ciò abbiamo ricevuto alcune rassicurazioni che si traducono in 50 milioni per appianare debiti (36 milioni per la liquidità aziendale). Cassa depositi e prestiti non lascerà sola Ansaldo Energia perché è un asset strategico.

Non mi aspettavo nessuna soluzione immediata, sarebbe sciocco senza un governo in carica, ma ci è stato comunicato dal Prefetto l’impegno di cassa e depositi e prestiti sulla ricapitalizzazione non appena ci sarà l’azionista di riferimento – spiega Antonio Apa, Coordinatore regionale Uilm – Occorre un governo perché la vertenza Ansaldo deve assumere una dimensione nazionale. E poi, vorrei smontare una bufala: non è vero che i lavoratori non percepiranno stipendio a fine ottobre. I nostri problemi si chiamano carenza di ordini, avere un piano industriale credibile e un’ organizzazione del lavoro che fa acqua da tutte le parti”.

Domani la Uilm parteciperà all’assemblea indetta per i lavoratori, in quella sede lascerà libera scelta ai lavoratori di aderire o meno allo sciopero. “La Uilm non si fa dettare la linea da nessuno: vogliamo un incontro appena possibile con cassa depositi e prestiti e il ministero sviluppo economico. Poi ci sarà la battaglia per la salvaguardia industriale e occupazionale“, chiude Apa.

Il governo deve intervenire in tempi molto brevi. Stiamo parlando di un’eccellenza dell’industria non solo ligure ma anche italiana che deve essere valorizzata sempre più nell’ottica della transizione ecologica” dichiarano il Consigliere Armando Sanna e il Senatore Lorenzo Basso che domani parteciperanno al nuovo sciopero indetto dai sindacati.

* da Genova24

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