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Cariche della polizia contro i lavoratori della Fedex Tnt a Peschiera Borromeo

Durissime cariche della polizia contro il picchetto. L’antefatto è il licenziamento politico di una ottantina di lavoratori impiegati all’importante hub della logistica Fedex Tnt di Peschiera Borromeo. La motivazione non ufficiale del licenziamento è che hanno coscientemente aderito allo sciopero del 1° maggio. Già il 5 maggio scorso, in una protesta analoga, la polizia era intervenuta contro il picchetto ai cancelli dell’azienda.

Ottanta lavoratori con le loro famiglie buttati in mezzo ad una strada da un giorno all’altro nonostante un preaccordo sindacale prevedesse la continuazione del rapporto di lavoro.

Tutti i lavoratori della logistica e del comparto sanitario non hanno mai smesso di lavorare durante il periodo di quarantena, mettendo a rischio la loro salute e la loro vita per portare a casa  degli acquirenti beni di consumo assolutamente non necessari. Dopo giorni di sciopero per portare al tavolo della trattativa la controparte, il sindacato Sicobas ha indetto uno sciopero nazionale di tutta la filiera lanciando per Milano una mobilitazione davanti ai magazzini di Peschiera Borromeo.

Ieri sera già dopo cena è incominciato il concentramento di un centinaio lavoratori e di solidali nel piazzale antistante ai cancelli, ma verso le 23 sono arrivati 7 blindati di polizia e carabinieri accompagnati da diverse volanti e agenti della Digos. I sindacalisti del Sicobas hanno cominciato una trattativa che produceva il risultato positivo di una richiesta di un incontro in prefettura per verificare con la controparte le condizioni di un possibile e auspicato accordo.

La polizia però ha improvvisamente incominciato ad avanzare e per non offrire il pretesto a pericolose cariche in corsa, i lavoratori si sono seduti per terra.

Sono incominciati i calci i pugni e le manganellate distribuite con rabbia gratuita sulla faccia sulla testa, sulle braccia, schiene dei lavoratori che per scelta non hanno mai opposto alcuna resistenza se non quella di tenersi stretti l’uno all’altro per resistere ai colpi.

Quando polizia e carabinieri sono riusciti a dividere in due gruppi i lavoratori in sciopero, uno stretto contro i cancelli e l’altro verso il piazzale è immediatamente partita una carica immotivata e violentissima contro chi si avvicinava ai compagni caduti per soccorrerli.

La carica è poi continuata spostando ancora di qualche metro il gruppo di compagni e lavoratori che arretrava verso l’esterno rivolgendo poi la loro cortese e violentissima attenzione verso il folto gruppo di lavoratori che non potevano più muoversi schiacciati tra i cancelli e i cordoni di polizia e carabinieri.

L’ intervento di 5 ambulanze e un’auto di due medici del pronto intervento ha fermato la mattanza soccorrendo molti lavoratori svenuti per i colpi ricevuti e dei quali non abbiamo ancora il conto preciso. Dita fratturate, ematomi alla testa, ematomi alla schiena per i calci ricevuti a terra, lacerazioni varie e l’elenco sarebbe incredibilmente molto lungo perchè in molti hanno deciso di non ricorrere alle cure mediche, ma vogliamo segnalare il caso un lavoratore svenuto e poi portato via in autoambulanza per il quale si è temuto il peggio.

L’assemblea davanti ai cancelli ha rilanciato la lotta e lo sciopero continua. !

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