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Milano. Assembramenti sui trasporti, “sporchi cattivi e pendolari”

In questi giorni, in molte parti d’Italia stiamo vedendo esplodere tutte le contraddizioni di un trasporto pubblico abbandonato a se stesso, smantellato, privatizzato e tagliato nei finanziamenti sia a livello nazionale che locale.

Oggi questo modello disastroso mostra tutta la sua scelleratezza, esponendo al contagio la collettività, costretta ad ammassarsi nelle metro, nei treni e negli autobus a causa di un servizio insufficiente a garantire il distanziamento e le condizioni di sicurezza minime.

Invece che stanziare risorse aggiuntive con vincoli di utilizzo per il potenziamento dei servizi, con il Decreto Rilancio il Governo aveva fatto l’ennesimo regalo alle imprese stanziando 500 milioni per compensare i mancati introiti delle imprese di trasporto e eliminando le penali in caso di riduzione dei servizi.

Anche oggi, con la ripresa dei contagi, non sono state previste risorse e misure aggiuntive.

Questa situazione di degrado del trasporto pubblico la ritroviamo anche a Milano e provincia, sia sulle tratte urbane di Atm, sia su molte tratte extraurbane di Trenord e Autoguidovie. Per questo motivo, stamattina abbiamo appeso degli striscioni in giro della città, per dire che è inutile che criminalizzano i comportamenti individuali, imponendoci coprifuoco e limiti alle attività di svago se poi ci fanno andare a lavoro o a scuola su mezzi affollati.

Deve invece essere reintegrato il fondo nazionale del TPL, progressivamente tagliato negli anni, ed è necessario imporre alle imprese di trasporto l’aumento delle corse e dei mezzi, anche requisendo I bus turistici privati che sono fermi. Abbiamo visto i fiumi di soldi, tra incentivi, decontribuzioni e sgravi, che sono stati garantiti alle imprese, mentre ai pendolari sono rimasti I carri bestiame.

Anche Atm, che viene continuamente presentata come un fiore all’occhiello della “smart city” da parte della giunta di Sala, e che nel 2019 ci ha venduto l’aumento di biglietti e abbonamenti come un modo per avere un servizio più efficiente e adeguato, oggi, nel pieno della ripresa della pandemia, non ha in alcun modo potenziato il servizio e, guarda caso, Milano si ritrova nel boom dei contagi.

Per queste ragioni invitiamo i pendolari a continuare a segnalarci le situazioni di disagio e disservizio e a mobilitarsi con noi per far sentire la nostra voce e chiedere una radicale inversione di rotta nella gestione dei trasporti.

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