Un paio d giorni fa si è svolto a Milano un incontro irrituale in tempi di campagna elettorale. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha invitato a Palazzo Marino, sede del Comune, Gabriele Mariani, ex piddino candidato sindaco di Milano in Comune e Civica Ambientalista e Basilio Rizzo, consigliere uscente e candidato per la stessa coalizione.
E’ inedito che due candidati per coalizioni diverse s’incontrino in privato quando il primo turno non si è ancora svolto. Semmai, questi incontri si fanno in vista del ballottaggio, per concordare eventuali sostegni e apparentamenti. Ma si possono anticipare i tempi, come c’insegna questo nuovo caso.
Con tale iniziativa, il Sindaco Sala ha voluto coprirsi sul fianco sinistro, dopo avere costruito più di una lista centrista che lo sosterrà, mentre Mariani e Rizzo tentano di garantire i loro possibili elettori che comunque sosterranno Sala per evitare che Milano “cada in mano alle destre”, vecchio ritornello simbolico, dato che la gestione cittadina di questi anni è stata di fatto, di destra poiché non ha fatto nulla per migliorare la situazione abitativa e ambientale, i trasporti pubblici e i servizi in città, con una crescente commistione di pubblico e privato.
Con tale pateracchio, Sala si garantisce dei voti non solo al ballottaggio, ma già dal primo turno e Milano in comune continua a sperare in una “vittoria” che le garantisca un consigliere comunale (o forse un assessorato?).
Su cosa si siano detti realmente Sala, Mariani e Rizzo in tale incontro non è dato sapere, poiché era privato, ma stando alle dichiarazioni del consigliere comunale uscente i due rappresentanti di Milano in Comune hanno “riportato le forti critiche e l’opposizione nostra e dei tanti comitati ambientalisti e civici alle scelte fatte dall’Amministrazione, dal consumo di suolo, alla volontà di non contrastare la costruzione del nuovo stadio di San Siro, all’accordo di programma previsto sugli scali ferroviari, alla partecipazione reale negata ai cittadini e alle cittadine in merito ai piani e agli altri progetti (Loreto, Goccia, Santa Giulia ecc ) che hanno stravolto e stravolgeranno la città. Grazie dell’invito, proseguiamo per costruire l’alternativa”.
Si tratta di temi sui quali i comitati di quartiere e la sinistra hanno sviluppato molte lotte ma senza ottenere ascolto dalla giunta Sala poiché i suoi progetti sono evidentemente legati al “Modello Milano” più volte delineato dal sindaco, fatto di privatizzazioni, di cementificazione, di forte entrata degli interessi pubblici nel privato.
Ora il compagno Rizzo si presenta da Sala, col cappello in mano, a chiedere un po’ di benevolenza rispetto ai progetti privatistici e liberisti che la giunta ha intrapreso da anni e che continuerà a perseguire, alla politica dei grandi eventi che da Expo 2015 porterà alle Olimpiadi invernali del 2026, creando una città sempre più a dimensione della borghesia imprenditoriale, degli affaristi e maneggioni dell’edilizia e contro gli interessi popolari.
Ma sono davvero convinti Mariani e Rizzo di poter costruire “l’alternativa” con Sala?
Per favore, non prendeteci in giro, dite piuttosto che volete accedere, anche dalla porta di servizio, a un assessorato o a qualche posto di gestione del Comune.
Insomma, non c’è bisogno di aspettare il ballottaggio, è già chiaro che “Milano in Comune” è l’undicesima lista della coalizione di Sala, che ne conta già ben dieci; e che quella che sostiene Mariani è disposta a capitolare su qualunque principio pur di farsi spazio nella gestione del Comune, in cui, se vorrà mantenere le sue promesse, non avrà alcuna udienza.
C’è chi sceglie strade chiare, di opposizione e di lotta da costruire nella città e nei quartieri popolari e chi invece cerca il compromesso per cogestire la città con i rappresentanti della borghesia imprenditoriale ed “europea” come Sala che sta distruggendo il tessuto sociale di Milano, il suo ambiente, la vita delle classi popolari che l’abitano.
Questa seconda strada, purtroppo è uno stretto vicolo cieco.
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Gino Marchitelli
Chissà perché dovete dire anche minkiate, vi siete inventati di sana pianta questo articolo tanto per far vedere che esistete ancora, forse. Occupati d’altro e cercate di fare qualcosa di sinistra per il Paese, se ne siete capaci. Auguri compagn*
Redazione Contropiano
Fare qualcosa di sinistra per il paese? E’ una domandona!! Una associazione di idee ci porta ad un film e ad un personaggio politico con il quale è meglio lasciar perdere.