Gli attivisti di Potere al Popolo hanno fatto questa mattina un blitz alla sede di Milano de La Repubblica, per denunciare la vergognosa campagna mediatica del giornale contro i lavoratori italiani in vista dello sblocco dei licenziamenti tanto auspicato da governo e Unione Europea.
“Fa specie tra l’altro che proprio il giornale degli Agnelli faccia campagna contro il reddito di cittadinanza, quando invece la Fiat gode di aiuti e soldi statali da almeno 40 anni ad oggi” denunciano gli attivisti di Potere al Popolo.
Con la complicità di ristoratori compiacenti i lavoratori vengono accusati di non voler lavorare perché preferiscono il Reddito di Cittadinanza e i sussidi dello Stato. “Ma la verità Milanese è ben altra, è quella di stipendi da fame, del lavoro povero come piaga diffusa nel settore della ristorazione, del turismo, dei servizi, dei trasporti, del delivery, dell’informatica e in tanti altri” – sostiene Potere al Popolo – Si tratta di stipendi che ti permettono appena di sopravvivere pagati i trasporti e l’affitto, dati i costi della città“.
Abbiamo visto in questi anni fare di Milano un modello per l’Italia. Un modello che sotto la coltre della narrazione mediatica che la vuole città cool, europea, ricca e competitiva nasconde uno sviluppo escludente e iniquo, una città fake green a misura di ricchi.
Le contraddizioni di questo modello sono esplose durante la pandemia. Un modello fatto di continui tagli al welfare, compensati dall’uso spregiudicato dell’associazionismo del terzo settore; un modello che presenta settori enormi di lavoro povero e precario, che nasconde sotto effimeri progetti urbanistici le colate di cemento e la messa a valore di intere zone per nuovi e facoltosi abitanti.
Ma soprattutto il modello di una città chiusa nella gabbie dell’austerità europea, che impedisce di spendere dove serve, affidandosi sempre e solo ai privati.
A questo modello Potere al Popolo anche a Milano contrappone quello della Città Pubblica.
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