Oggi a Torino un gruppo di militanti della Rete nazionale giovanile Noi Restiamo e dell’Opposizione Studentesca d’Alternativa, insieme al alcuni rappresentanti della Rete dei Comunisti, hanno realizzato un murales in tributo alla “Brigata medica Henry Reeve”, fondata direttamente da Fidel Castro nel 2005, per esprimere gratitudine all’operato dei medici cubani, in rappresentanza di tutto il popolo caraibico, durante questi mesi di pandemia.
«È stato per noi un enorme piacere ricevere in mattinata la visita dell’ambasciatore di Cuba in Italia e del capo della Brigata durante i lavori», si legge sui profili social di tutte le pagine delle organizzazioni coinvolte.
A un occhio poco avvezzo alle dinamiche internazionali, l’arrivo dei medici cubani aveva suscitato grande scalpore (salvo poi scivolare “scientificamente” nel dimenticatoio) perché nel momento di massima pressione della stretta sanitaria, un piccolo paese di certo non ricco e per di più attaccato da un decennale quanto criminale blocco economico targato Usa, si permetteva il lusso di inviare aiuti umanitari in favore delle “grandi economie occidentali”.
Questo tuttavia non aveva sorpreso chi in questi anni ha sempre riconosciuto nel Partito comunista cubano e nel suo popolo la messa in pratica in un’alternativa all’organizzazione sociale odierna, che per esempio nel nostro paese prima ha posto le condizioni, mediante decenni di pesanti privatizzazioni, per la strage in quella Regione Lombardia considerata l’eccellenza del paese, e poi sta incentrando la “ripartenza” sul trasferimento delle risorse pubbliche verso le grandi imprese private, come nel recente caso della Fiat-Fca.
Il bellissimo murales che da oggi campeggia per le strade e di Torino è allora un “atto doveroso” verso l’aiuto materialmente disinteressato, ma politicamente dirompente, portato nel nostro paese dalla “Brigata Henry Reeve”.
L’appuntamento è per lunedì 25 maggio, alle ore 10:00, in conferenza stampa davanti al dipinto (Parco Dora), dove verrà presentata l’opera in sostegno all’appello promosso in Italia da Luciano Vasapollo e Rita Martufi (coordinatori del “Capitolo italiano Rete Intellettuali e Artisti in Difesa dell’Umanità”) per l’assegnazione del premio Nobel per la pace alla “Brigata Henry Reeve”, come richiesto anche da altre realtà internazionali.
Grazie Cuba, grazie Brigata Henry Reeve!
Medicos y no Bombas.
Di seguito, alcuni scatti della giornata
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