Oggi anche come Potere al Popolo abbiamo ufficialmente consegnato al sindaco di Torino Appendino una lettera in cui chiediamo a sindaco, giunta comunale e consiglio comunale di prendere posizione ufficiale a sostegno del conferimento del premio Nobel per la Pace alla brigata medica cubana Henry Reeve, e per lo stop immediato al blocco economico contro Cuba!
Di seguito il testo completo della lettera:
Alla cortese attenzione della Sindaca Chiara Appendino, della Giunta Comunale e del Consiglio Comunale della Città di Torino.
Gent.m* Sigg.r*,
il 13 Aprile è sbarcata a Torino la brigata medica Henry Reeve, fondata nel 2005 da Fidel Castro per prestare soccorso alle vittime dell’uragano Katrina che negli Stati Uniti aveva fatto più di milleottocento morti e che da allora non ha mai smesso di intervenire nelle situazioni più difficili che l’umanità si è trovata ad affrontare.
Dall’emergenza ebola del 2014 che colpì Guinea, Liberia e Sierra Leone fino al colera del 2010 ad Haiti, passando appunto per l’Italia nei momenti più bui della pandemia da Covid-19 la brigata ha dimostrato con i fatti e senza troppe parole il valore della solidarietà tra i popoli.
Ha dimostrato di saper andare oltre le ideologie tanto da essere pronta ad offrire il proprio aiuto anche agli Stati Uniti che con il blocco economico da loro imposto sta strangolando il popolo cubano da decenni.
Quel 13 aprile, mentre c’era forte apprensione per la curva dei contagi in Piemonte e a Torino, la brigata ha dato a questa città la spinta che serviva.
Il lavoro che i medici cubani stanno facendo nell’ospedale delle OGR ha permesso a tanti ospedali torinesi di alleggerire il carico di lavoro nelle terapie intensive, la sanità piemontese ha più volte mostrato segni di profonda debolezza strutturale ma ha trovato nella brigata Henry Reeve un forte aiuto sia per quanto riguarda la cura che la prevenzione del Covid-19.
Gli epidemiologi cubani stanno intervenendo nelle situazioni più critiche, come quella dei dormitori cittadini, svolgendo un’opera di prevenzione che ha evitato un’ulteriore tragedia nella tragedia.
Il 13 aprile, guardando la foto dei medici sbarcati all’aeroporto di Caselle abbiamo tirato un sospiro di sollievo e scriviamo per chiedere agli Organi comunali in intestazione di riempire di fatti quelle parole pronunciate dalla Sindaca quel giorno: Grazie Cuba.
Di fronte al lavoro silenzioso che la brigata sta svolgendo nella nostra città non possiamo girare la testa dall’altra parte né si possono spendere parole di ringraziamento senza dimostrare la nostra solidarietà concreta nei confronti del popolo cubano.
Il popolo cubano è povero perché gli Stati Uniti d’America da decenni impongono su Cuba un criminale blocco economico che impedisce all’isola di avere relazioni con gli altri paesi. Tuttavia, questo blocco non ha piegato la Rivoluzione che anzi ha trovato il modo, anche in una situazione così difficile, di aiutarci con i suoi preziosi medici.
Per riempire di fatti quel “sentito GRAZIE” pronunciato dalla Sindaca, in rappresentanza di tutta la Città, è arrivato il momento di prendere una posizione istituzione ufficiale: la Città di Torino, per mezzo dei suoi Organi, di esprima ufficialmente contro il blocco economico e sostenga in ogni sede la proposta per il conferimento del premio Nobel per la Pace alla Brigata medica Henry Reeve, promossa dai coordinatori del Capitolo italiano dalla Rete degli intellettuali e degli artisti in difesa dell’umanità (Luciano Vasapollo e Rita Martufi) e dal Comitato di Pace e Giustizia di Cuba presieduto da Graziella Ramirez.
Venerdì scorso nel Parco Dora è apparso un grande murales per ringraziare la brigata medica che le autorità cubane hanno apprezzato molto, l’ambasciatore stesso durante i lavori ha chiesto che venisse riportata la frase di José Martì “Patria è umanità”. In città è viva l’opera iniziata nel 2005 da Fidel Castro ed è arrivato il momento di fare ciò che Cuba merita.
Cordiali saluti
Potere al Popolo – Torino
Rete dei Comunisti – Torino
Noi Restiamo
OSA
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa