L’ipocrisia di Sinistra Italiana non ha limiti. Mentre la Valsusa è nuovamente militarizzata e ai militanti No Tav sono sparati in faccia lacrimogeni, il segretario nazionale Fratoianni afferma in un’intervista che all’opposizione alla Tav si può tranquillamente rinunciare, per consolidare la union sacrée con PD e 5 Stelle.
La cosa naturalmente non ci sorprende. Anche qui a Torino per Sinistra Italiana la questione Tav è un qualcosa che fa comodo sventolare finché non impegna, ma che dopotutto al momento giusto si può facilmente abbandonare: ricordiamo nel 2019 l’alleanza alle regionali con il PD di Chiamparino, nel cui programma la realizzazione del Tav era al primo posto.
Su queste basi ammettiamo che vediamo benissimo l’alleanza non solo con il PD ma anche con i 5 Stelle, che da tempo hanno abdicato a ogni coerenza nel sostegno a una lotta che a suo tempo dicevano di sostenere: ultimo l’assordante silenzio di Appendino sui fatti di questi giorni, anche rispetto alla presa di posizione contro la militarizzazione della valle da parte del sindaco di San Didero, che sarebbe stato il minimo sostenere.
Sappiamo bene che la lotta No Tav, come ogni prospettiva di lotta e di riscatto delle classi popolari, per un nuovo modello di società, trovano queste forze sulla loro strada come ostacoli. Altro che “meno peggio” per “sbarrare l’avanzata delle destre”!
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