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Torino. Connettere le vertenze e rompere gli equilibri

Ieri abbiamo partecipato all’assemblea organizzata da La Torino che vogliamo al CSOA Gabrio. Come Potere al Popolo partecipiamo fin dall’inizio a questo percorso nato per aggregare tutti i soggetti che avevano presentato osservazioni alla revisione del piano regolatore (PRG) di Torino.

Ieri si è tenuto il primo tentativo di riconnettere tra di loro molte delle vertenze cittadine che animano la nostra città: preso atto del fallimento della revisione del PRG, è ora necessario rilanciare dal basso l’idea di una città pubblica, contrapposta alla logica dominante di una città svenduta alla speculazione dei profitti dei privati.

Le diverse esperienze hanno dialogato tra loro, trovando un terreno comune contro un modello di città postindustriale votata unicamente ad attrarre investimenti privati, nel disinteresse totale verso i bisogni popolari.

Le Universiadi 2025 sono solo l’ultimo strumento per portare avanti questa privatizzazione della città: gli studentati di lusso provocheranno nuove colate di cemento tra Parella e Aurora e/o si prenderanno gli spazi del Maria Adelaide, togliendo la possibilità di riutilizzarli per costruire presidi sanitari territoriali.

Anche perché il reale progetto per la sanità torinese ruota attorno al mega progetto del Parco della Salute (PdS): un modello che propugna, per giunta nel contesto della pandemia, la possibile coesistenza di una nuova presunta sanità pubblica territoriale con la conferma di una grande opera speculativa come il PdS, polo ospedaliero di eccellenza, che spinge invece verso l’ulteriore privatizzazione e accentramento della sanità.

L’impegno è dunque quello di sviluppare istanze di lotta, affrontando su questo piano il cambio di gestione del Comune dopo le elezioni, e lo stesso confronto immediato con le istituzioni in carica. Come prospettiva comune, un nuovo PRG, non la finta revisione di quello attuale che ne confermi la subordinazione agli interessi della rendita fondiaria ed immobiliare.

Quella di ieri non era dunque un’occasione per fare passerella elettorale, anche perché di promesse a pochi mesi dal voto già ne abbiamo sentite tante; da parte di chi si candida alle prossime elezioni comunali, serve invece condividere quella prospettiva: assumerne il punto di vista, farne proprio il mandato vincolante.

Potere al Popolo partecipa attivamente, fin dall’inizio, a questa iniziativa, e ne riporterà il contenuto nella propria campagna elettorale a sostegno della coalizione per Angelo d’Orsi Sindaco di Torino.

Caratterizzata da volontà di ascolto e trasparenza: ascolto verso i problemi degli abitanti di questa città, trasparenza perché ci interessa costruire insieme il controllo popolare sulle istituzioni e magari riuscire a portare dentro il consiglio comunale le ragioni sostenute sia in quest’assemblea, che nel seguito del percorso intrapreso da “La Torino che vogliamo”.

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