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Torino. Con i cittadini teleriscaldati contro speculazione privata e caro-bollette

Ieri eravamo al fianco del Comitato cittadini teleriscaldati di Torino, per far sentire tutto il supporto dei giovani alla loro lotta.

Perché questa è una lotta di tutti.

Siamo giovani, studenti e lavoratori e sappiamo bene quali sono gli effetti che ha l’aumento delle bollette quando hai un lavoro che a malapena ti permette di arrivare a fine mese o quando sei un fuorisede e ti devi scontrare con l’aumento spropositato del costo degli affitti.

I cittadini teleriscaldati si sono trovati bollette triplicate per una truffa dei gestori dell’energia, ma hanno dimostrato di essere instancabili, portando avanti questo movimento per mesi.

La loro protesta si è estesa da Vallette, a Grugliasco fino ad arrivare a Mirafiori, solo per citare alcuni dei quartieri coinvolti.

E questo perché sono più di 600 mila le utenze di riscaldamento nella città metropolitana ed è quindi un problema che riguarda tutta la città, e che tocca anche la nostra generazione.

Ci chiediamo perché ai gestori del teleriscaldamento sia stato concesso tranquillamente finora di vendere il loro prodotto a un costo spropositato.

Come mai il comune non muove un dito, e anzi riempie di complimenti Iren per un bonus che è escludente, che è insufficiente, e che è di fatto uno schiaffo in faccia a cittadini.

La risposta è molto semplice: perché per il sindaco del Pd è più importante che Iren faccia profitti invece che i cittadini arrivino a fine mese.

A Mirafiori Iren ha dato il distacco a delle abitazioni, togliendogli la corrente, una situazione vergognosa e che è impensabile che possa continuare anche questo inverno.

Stiamo subendo i danni e le conseguenze di questo sistema, che pone i profitti delle grandi aziende al di sopra della sopravvivenza dei cittadini.

Lo vediamo bene con il progetto di Lorusso di una Torino sempre meno a misura di classi popolari e di giovani, ma l’aumento delle bollette e della spesa per mangiare, arriva da ben più in alto.

Se i cittadini non possono stare al caldo, il fuoco della guerra invece è ben acceso, e chi ci ha soffiato sopra è il governo Draghi.

Con un fiume di soldi che è finito a fornire armi e munizioni, soldi tolti a spese che servono per dare dignità alla vita dei cittadini.

E la conseguenza delle sanzioni è stata proprio questa impennata del prezzo del gas che colpisce i più fragili, chi ha pensioni insufficienti e lavori sottopagati.

E in fine Fratelli di Italia, uscito nuovo primo partito dalle elezioni, che però ha già promesso di portare avanti le decisioni prese dal governo precedente.

Se c’è una cosa certa è che per le classi popolari di certo nulla cambierà in meglio con questo governo, che è del tutto favorevole a portare avanti questa guerra, che vuol dire continuare con tagli a spese per la sanità, per la scuola e per le pensioni.

Iren e gli altri gestori dell’energia si riempiono le tasche coi nostri soldi, e il peso della loro guerra schiaccia di fatto la popolazione.

Ieri eravamo con chi ha rifiutato di farsi schiacciare, e ha portato questa lotta direttamente sotto la sede di Iren, perché le bollette è ora che le paghi chi truffa e chi uccide!

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