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Torino. Via i mercanti di armi. Martedi presidio al Salone dell’aerospazio

Martedì 28 novembre, giorno di apertura dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria bellica aerospaziale, si terrà un’iniziativa antimilitarista di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la biennale.
Lo stesso giorno verrà posta la prima pietra della città dell’aerospazio, nuovo polo bellico ad alta tecnologia promosso da Leonardo e Politecnico di Torino.
Torino, con il sostegno del governo della città e della Regione, si sta candidando al ruolo di capitale delle armi.
Le maggiori industrie del settore a livello mondiale, i rappresentanti di governi, forze armate e compagnie di contractor faranno buoni affari. Affari di morte.
Ma c’è chi dice no.
L’aerospace and defence meetings è un mercato a porte chiuse, dove si sottoscrivono accordi commerciali per le armi che distruggono intere città, massacrano civili, avvelenano terre e fiumi. L’industria aerospaziale produce cacciabombardieri, missili balistici, sistemi di controllo satellitare, elicotteri da combattimento, droni impiegati in tutti i teatri di guerra.
Per fermare le guerre non basta un no. Occorre mettersi di mezzo, lottare per la chiusura e la riconversione dell’industria bellica, contro la nascita di un nuovo polo bellico di Leonardo nel cuore di Torino.
Le armi che uccidono uomini, donne e bambini in ogni angolo del mondo sono progettate e costruite a due passi dalle nostre case, non lontano dai giardinetti dove giocano i nostri bambini. Opporsi ad un futuro per la città legato alla ricerca, produzione e commercio bellici è un modo concreto per fermare le guerre e chi le a(r)ma.
Gettiamo sabbia negli ingranaggi del militarismo!

Martedì 28 novembre ore 12, presidio antimilitarista, all’Oval, via Matté Trucco 70


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