Ieri all’apertura dell’aerospace and defence meetings gli antimilitaristi si sono messi di mezzo riuscendo a gettare una manciata di sabbia nella macchina della guerra.
I maggiori produttori di armi, i rappresentanti di governi, forze armate e compagnie di contractor, sono stati fermati dal presidio che ha riempito la strada di accesso all’Oval, dove in questi tre giorni si svolgerà il mercato di cacciabombardieri, elicotteri da combattimento, droni, sistemi di puntamento.
In contemporanea, clandestinamente, veniva posta la prima pietra della Città dell’aerospazio, polo bellico nel cuore di Torino.
Questo lungo novembre di lotta si conclude con la consapevolezza che i mercanti di morte, gli eserciti, i produttori di armi troveranno sempre più gente disponibile a mettersi di mezzo.
Fermare la guerra e chi la a(r)ma è possibile. Con l’azione diretta.
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