Nelle elezioni regionali piemontesi, caratterizzate dall’ulteriore aumento dell’astensionismo (45%) e dalla prevedibile conferma di Cirio, la lista “Piemonte Popolare”, che abbiamo costruito anche come Potere al Popolo, ha ottenuto l’1,5% delle preferenze (oltre 28000 voti).
Questi mesi ci offrono spunti di riflessione e indicazioni per proseguire a Torino e in Piemonte il lavoro di costruzione di una vera alternativa sociale che si è rappresentata solo pochi giorni fa nella manifestazione del primo giugno a Roma.
Abbiamo partecipato a questa campagna elettorale con l’obiettivo primario di far vivere anche in quel contesto una proposta credibile e netta contro la deriva bellicistica di un Occidente in crisi di prospettive, contro la torsione bellica dell’economia piemontese e la presenza della NATO sul nostro territorio, contro la complicità con il genocidio del popolo palestinese, contro le grandi opere inutili e devastatrici come il TAV, contro i progetti di privatizzazione della sanità, perseguiti dalla destra come dal centro-sinistra. Una proposta dichiaratamente di lotta e di rottura, non di governo.
In una campagna elettorale breve ma intensa, caratterizzata inizialmente dall’incertezza persino sulla possibilità stessa di poterci presentare, siamo stati tutti i giorni nelle piazze e nei quartieri popolari, utilizzando la campagna elettorale anche come un’occasione in più per parlare con la nostra gente, di cui anche questa volta abbiamo constatato la legittima disillusione per la politica mainstream e la lucida percezione dell’insensatezza dell’aumento delle spese militari ad ogni livello, a scapito dei bisogni urgenti come la sanità, trasporti, casa.
Il risultato di Piemonte Popolare non ci permette di eleggere alcun rappresentante, tuttavia, nonostante le difficoltà burocratiche riscontrate, in merito a una legge elettorale regionale ambigua e all’ostruzionismo mediatico che sistematicamente prova a lasciarci ai margini del dibattito politico, la nostra proposta parla alla maggioranza sociale del paese e continueremo a lottare collettivamente affinché venga percepita come credibile, concreta e realizzabile, così come la stiamo costruendo, attraverso ideali ben saldi, pazienza e tanta passione.
Un elemento che ci dà fiducia sono i risultati riscontrati nei luoghi dove da tempo lottiamo accanto alle persone e dove in campagna elettorale siamo stati più presenti: San Donato e Barriera di Milano a Torino, dove i nostri candidati ottengono un buon consenso, testimonianza della validità di un lavoro iniziato da tempo, potendo contare non certo sulla visibilità mediatica ma sempre e soltanto sulla presenza nelle lotte e nei quartieri, tra la gente.
Discorso a parte meritano poi i risultati importanti raggiunti dalla lista in Valsusa, a cominciare dal 14% ottenuto nella Bussoleno della nostra Nicoletta Dosio.
Il cammino per costruire una reale alternativa è ancora lungo ma scorciatoie non ce ne sono: sviluppare una proposta politica netta e senza ambiguità, cercare le forme e le modalità per farla vivere nel lavoro di massa, sono le stelle polari di un lavoro duro ma necessario, di un progetto di ampio respiro e dalle solide basi come quello di Potere al Popolo.
Ringraziamo Francesca Frediani, che si è messa a disposizione del progetto, e le compagne e i compagni di viaggio in questa campagna elettorale. Ringraziamo naturalmente tutti coloro che ci hanno votato e vi invitiamo a non cedere alla rassegnazione, a contattarci, ad attivarvi insieme a noi per costruire una forza che dia davvero rappresentanza agli interessi del popolo.
Continuiamo da subito a lottare e a organizzarci, per far crescere l’alternativa sociale nel nostro Paese, per occupare lo spazio che ci spetta e che cresce anche negli altri paesi europei!
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