Così l’hanno chiamata quei bravi ragazzi camerati dell’Asso di Bastoni, storico circolo di Casa Pound torinese, che sabato sera festeggiavano a suon di inni al Duce, “Faccetta Nera” e fuochi d’artificio i 16 anni del loro circolo.
Sedici anni che la puzza di fogna nera esce dal circolo di via Cellini.
Hanno pensato bene di festeggiare il sedicesimo compleanno a loro modo: in tanti contro uno. Hanno picchiato un giornalista che stava filmando la loro festa in strada.
Da sempre il loro modus operandi è questo: forti con i deboli e deboli con i forti.
Questo ultimo episodio purtroppo non ci sorprende, a differenza dei cronisti de La Stampa, perché è la conseguenza di decenni di sdoganamento e legittimazione delle organizzazioni neofasciste da parte dell’intera classe politica italiana e torinese.
Infatti, negli ultimi sedici anni ai camerati dell’Asso di Bastoni è stato possibile radicarsi e portare avanti la loro attività politica indisturbati, nonostante non sia la prima volta che l’estrema destra in Piemonte salga agli onori delle cronache: come nel 2019 nell’ambito dell’indagine sulla compravendita illegale di missili, da parte di militanti di estrema destra, da inviare alle milizie naziste in Donbass; oppure nel 2018, quando al bancone dell’Asso di Bastoni si avvelenavano tra camerati per questioni “d’amore“.
Come Pap Torino chiediamo l’immediato scioglimento di questo sparuto gruppo fascista e di tutte le organizzazioni fasciste in città e in Italia.
Continueremo a mobilitarci per costruire l’alternativa alle politiche di guerra e repressione che non fanno altro che dare sempre più spazio ai neofascisti.
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