Razionalizzare la spesa per la sanità pubblica ha significato una diminuzione sensibile della qualità e quantità dei servizi erogati, alzando i ticket sanitari e dunque togliendo la possibilità ad una fetta sempre più ampia della popolazione sarda il DIRITTO A RICEVERE CURE ADEGUATE E GRATUITE; la riforma della sanità voluta dalla giunta Pigliaru si colloca esattamente in questo senso, andando ad assestare il colpo finale al già martoriato comparto sanitario pubblico in Sardegna, in favore della privatizzazione, prospettando il ridimensionamento drastico o addirittura la chiusura di poli ospedalieri nelle aree meno densamente popolate, costringendo gli abitanti a doversi spostare di diversi km per poter usufruire anche delle minime prestazioni sanitarie.
In una terra, la nostra, in cui la mobilità interna è un fattore di grande incisività sul perpetrarsi della condizione di sottosviluppo, questo processo rischia di aggravare ancor più il solco fra le grandi aree urbane e le zone in progressivo spopolamento, mentre aumentano gli incentivi alle opere private come il Mater Olbia, in mano a soggetti internazionali i cui fini speculativi sono chiari e contrastanti allo sviluppo endogeno e sano della Sardegna.
Per questo A Foras si impegna a promuovere e sostenere la lotta per la difesa della sanità pubblica dell’isola, contro chiusure, razionalizzazioni e privatizzazioni speculative.
Siamo stanchi di subire in silenzio l’ennesimo sopruso contro un diritto fondamentale come quello alla sopravvivenza e alla salute.
Invitiamo quindi tutte e tutti alla manifestazione lanciata dalla rete sarda in difesa della sanità pubblica a Cagliari il 25 ottobre, in Piazza del Carmine alle ore 10:00.
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