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Sbarca in Sardegna il “Tour Family”, bigotti per sempre…

Preoccupazione per lo sbarco in Sardegna del Tour Family. Si è capito di cosa si tratta veramente?

Il Gruppo di minoranza Liberu di Fordongianus, della Sezione “Elianora D’Arbaree”, è venuto a conoscenza dell’incontro “Tour Family in Sardegna” che avverrà il 25 marzo 2021 in diretta Facebook e che vede la partecipazione del Sindaco di Fordongianus.

L’evento ha suscitato da subito un forte interesse, proprio perché si ritiene la famiglia una delle agenzie educative per eccellenza.

L’ente promotore si chiama “Network family in Italia” creato nel 2017 dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Alghero e dall’Associazione Nazionale Famiglie Numerose.

Abbiamo, però, scoperto che l’associazione promotrice del Family Tour ha dei valori che sembrano mostrarsi resistenti rispetto alla direzione delle conquiste ottenute negli ultimi quarant’anni sul fronte dei diritti civili. Per citare solo alcuni dei principi tratti dalla Carta dei Valori dell’ANFN, evidenziamo:

– Eterosessualità: “Uomo e donna li creò”;

– Indissolubilità: segno dell’amore nella vita dei coniugi;

Questo ci ha spinto a presentare un’interrogazione al Sindaco di Fordongianus, chiedendo quale sia stata la motivazione che lo ha portato ad accettare l’invito a questo incontro, se si è preliminarmente informato sulle finalità di questa associazione e soprattutto se le condivide, auspicando che questa sia stata solo una svista.

Mostriamo, inoltre, una profonda preoccupazione sul metodo di diffusione di questo genere di azione portata avanti da ANFN, che si traduce in realtà in un’infiltrazione nelle amministrazioni locali, con scopi diversi o poco chiari rispetto a quelli presentati pubblicamente e che sembra minare la laicità delle istituzioni.

Liberu – Setzione Elianora de Arbarèe, Fordongianus

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Nuoro, interrogazione sull’adesione a progetti di antiabortisti e avversari delle unioni omosessuali.

La Giunta comunale nei giorni scorsi ha approvato una delibera che sancisce l’adesione del Comune di Nuoro al network dei comuni “Amici della famiglia”.

Nel sito ufficiale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose – ANFN, associazione animatrice del progetto, leggiamo la descrizione della finalità del network:

L’unità si occupa di coltivare il dialogo con gli Enti locali affinché le risorse economiche e progettuali dei territori siano rivolte al benessere familiare piuttosto che all’assistenzialismo.

La sensibilizzazione verso nuove politiche familiari stimola la diffusione di una nuova cultura, family friendly, che mette la famiglia al centro perché essa sia motore di sviluppo economico e sociale come è nella sua vocazione”

Dietro questa facciata di generico invito al sostegno alle famiglie c’è però un’associazione attivamente impegnata, anche attraverso le sue pagine social, nelle cosiddette “campagne pro vita”, ovvero nel tentativo di limitare e/o negare il diritto all’aborto stabilito dalla legge 194

E c’è di più. Lo Statuto di questa associazione all’articolo 1, comma 1, recita:

Si considerano componenti la famiglia: i genitori, considerati come coppia eterosessuale unita da vincolo di matrimonio civile e/o religioso;”

Nella sua carta dei valori l’associazione indica chiaramente la famiglia basata solo sul presupposto eterosessuale, come recita al punto 3: “ I nostri valori: Famiglia come Comunità di Amore

Eterosessualità: “Uomo e donna li creò”

Il fatto è che questa stessa amministrazione Soddu nel suo primo mandato aveva già approvato la delibera n. 298 del 28/09/2016 sulla celebrazione delle unioni civili, incluse quelle tra persone dello stesso sesso.

Non si capisce quindi se con questo provvedimento la Giunta stia implicitamente sconfessando la precedente politica di apertura alla salvaguardia dei diritti civili.

Se invece così non fosse, cioè se tuttora questa Giunta rivendica pienamente la salvaguardia dei diritti civili per tutti – e dunque la recente delibera in questione sia solo frutto di una adesione poco consapevole delle reali finalità della ANFN – ci aspettiamo che la Giunta ritratti immediatamente la propria adesione al network dei comuni “Amici della famiglia”.

Per questo motivo la Setzione Paschedda Zau di Liberu, prendendo atto che tale network è animato da associazioni con posizioni antiabortiste e contrarie alle unioni omosessuali, che insistono a ripresentarsi celate sotto le più disparate forme e a tentare di estendere la loro influenza anche alle amministrazioni comunali, presenterà un’interrogazione tramite il suo referente in Consiglio, Francesco Guccini, per avere delucidazioni dal sindaco Andrea Soddu e dall’assessora alle Politiche sociali Fausta Moroni.

Liberu – Setzione Paschedda Zau, Nùgoro

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