La chiusura della strada tra Porto Palmas e La Frana, nei giorni scorsi, è stato soprattutto un atto simbolico da parte della azienda riminese Immobiliare Champoluc Srl. Un modo per affermare: questa è casa mia. Il problema della chiusura dell’accesso alle auto è infatti ben poca cosa, appena un piccolo assaggio, rispetto alla minaccia complessiva per il territorio.
L’intera zona che va da Porto Palmas a La Frana, già acquistata dall’immobiliare riminese, potrebbe essere sommersa da una gigantesca colata di cemento. Che relegherebbe, anche qui, i Sardi che intendono usufruire liberamente e in maniera naturale del loro mare, come “ospiti indesiderati” e pressoché intrusi in quell’area costiera che col villaggio turistico diventerebbe esclusiva della proprietà riminese.
La protesta chiamata da Liberu per sabato 2 luglio non è dunque una manifestazione “contro due massi e una catena”, ma la rivendicazione di un popolo che dichiara di voler continuare a disporre liberamente della sua terra. Sarà un atto pacifico ma deciso in cui i cittadini sardi, i movimenti, le associazioni ribadiranno la completa contrarietà all’assalto TOTALITURISTICO delle nostre coste da parte di multinazionali del cemento.
La bellezza della Sardegna è data dall’ambiente, la vera valorizzazione di questa terra non si attua ricoprendola di altro cemento ma rivalutando l’esistente, dal punto di vista sia ambientale che paesaggistico.
Chi vuole fare turismo può benissimo rilanciare le migliaia di strutture preesistenti, ristrutturarle e rivalorizzarle a questo scopo.
Non un altro grammo di cemento deve ricoprire ciò che rimane delle nostre coste. Non un solo masso, non una sola catena devono più impedire ai Sardi il libero accesso al loro mare.
Non permettiamo più a nessuno, chiunque sia e da ovunque venga, di calarsi dall’alto e disporre in maniera privata e esclusiva di quelli che sono beni comuni, naturali e inalienabili del nostro popolo.
Custa terra est sa nostra!
Appuntamento per sabato 2 luglio, ore 11
davanti alla spiaggia di Porto Palmas (zona Palmàdula – Sassari)
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