Forte e chiara la denuncia del Coordinamento Universitario Catania, in seguito ad un’inchiesta condotta dalle studentesse e dagli studenti sugli spazi dell’Università di Catania, con un dato che la dice assai lunga…: in 8 anni, l’Ateneo catanese ha speso circa 8 milioni di euro per locazioni passive, mentre ci sono tantissimi locali proprietà pubblica, che sono chiusi, abbandonati, in balia dell’usura del tempo e del vandalismo.
“Il primo luogo – spiega Lara Torrisi, del Coordinamento Universitario – abbiamo deciso di sanzionare è lo stabile di via Umberto n° 285. Questo spazio appartiene all’agenzia “ISA s.r.l.”. Si tratta di uno spreco emblematico, perchè durante gli 8 anni di gestione dell’Ateneo sono stati spesi circa 1,8 milioni di euro, tra affitto annuo e lavori di ristrutturazione. Lo spazio è stato dunque ristrutturato ma rilasciato, lasciando all’agenzia un immobile ristrutturato con i soldi dell’Ateneo.”
“In via Plebiscito n° 782 invece – continua Lara – sono stati spesi più di 3 milioni di euro di fondi europei per realizzare un auditorium all’interno dell’ ex Casa Balilla, struttura di proprietà della regione, dato a disposizione dell’Ersu. Sebbene i lavori di costruzione siano finiti, l’Ersu dichaira di non volerlo prendere in consegna fino a quando non verrà effettuato il collaudo, generando un empasse che ha portato l’Ateneo il carico dei costi di sorveglianza”.
Ma, non è finita: “ Il terzo edificio segnalato è “La “Città della Scienza”, via Simeto angolo viale Libertà, potrebbe accogliere un pubblico di 80mila visitatori all’anno. Nei primi mesi del 2012 viene affidata la gestione totale della struttura alla fondazione “Cutgana”, tuttavia nonostante gli sforzi lo spazio è sottoutilizzato, aperto in rare occasioni e poco fruibile per gli studenti. Per comprare e ricostruire la “Città della Scienza” sono stati spesi 10 milioni di euro”.
“L’elenco degli sprechi – conclude la studentessa- purtroppo non finisce qui. La nostra inchiesta comprende tanti altri dati allarmanti sugli spazi dell’Ateneo. In 8 anni, dal 2008 al 2016, sono stati spesi circa 8 milioni di euro per locazioni passive mentre l’Ateneo di Catania possiede oltre 130 beni immobili, che potrebbero essere sfruttati per essere messi a disposizione degli studenti. A tal proposito abbiamo lanciato una raccolta firme partecipatissima per richiedere più spazi, e ci vedremo in assemblea con docenti e studenti il prossimo Lunedì 23 Ottobre, alle ore 16.00 nell’ex Monastero dei Benedettini, per discutere quali soluzioni proporre e quali attuare”.
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