Le studentesse e gli studenti del MUA – Movimento Universitario Autorganizzato – avevano chiesto all’ateneo l’utilizzo “di un’aula qualunque dell’ex monastero dei Benedettini per svolgere l’assemblea di mercoledì 25 ottobre”. La risposta è stata negativa, con la motivazione che sintetizziamo così: Niente aula, perché non siete un’associazione studentesca universitaria iscritta nell’apposito “albo”.
“Onestamente – commentano le compagne e i compagni del MUA – è una risposta che si commenta da sola e non spenderemo a riguardo molte parole. D’altronde, fin dall’inizio di quest’anno accademico, sapevamo che se non si ha alle spalle un’associazione universitaria, un partito o un amico che lavora all’università, ottenere anche una semplice aula per un’assemblea è molto difficile; ma adesso, con la nuova direttrice, a quanto pare, è addirittura impossibile. Inutile dire che tutto ciò per noi è, oltre che ridicolo, anche del tutto inaccettabile.
Non resteremo con le mani in mano mentre ci privano di qualsiasi possibilità di confronto tra colleghi, non accetteremo di vivere l’università passivamente, senza il diritto di attivarci dal basso e di organizzarci insieme ai nostri colleghi per migliorare la nostra università.
Per questo abbiamo deciso che mercoledì terremo comunque la nostra assemblea; lo faremo nel cortile, senza posti a sedere e senza microfono, ma lo faremo, perché arrenderci così presto significherebbe accettare le ingiustizie e chinare la testa dinanzi a un grave torto dell’ateneo nei confronti di tutti gli studenti e perché continueremo a chiedere l’aula autogestita per la quale circa mille studenti hanno firmato la nostra petizione.
Possono metterci i bastoni tra le ruote quanto vogliono, ma non chineremo la testa e alla fine otterremo ciò che noi e tantissimi altri studenti che abbiamo conosciuto in questi giorni vogliono ottenere. Il tempo della rassegnazione è finito, organizziamoci e riprendiamoci ciò che ci spetta!”.
Durante l’assemblea di oggi pomeriggio – conclude il MUA – parleremo di università, di come anni di riforme abbiano trasformato il luogo simbolo della cultura in un simulacro del sapere, azienda di futuri lavoratori funzionali e acritici, abituati allo sfruttamento e alla precarietà, ma capiremo anche tutti insieme come continuare questa lotta affinchè almeno uno di quegli spazi dell’Università ad oggi inutilizzati, proprio come l’ex bar del monastero, sia trasformato in un’aula autogestita dagli studenti, un luogo autogestito che possa garantire diritti e servizi che oggi la nostra università non concerne.
Nel corso dell’assemblea, inoltre, proveremo a capire tutti insieme quali attività potremo svolgere non appena ottenuto lo spazio, un modo per dire a chi ci vorrebbe togliere anche il diritto di riunirci e confrontarci che abbiamo tante idee e tanta voglia di andare fino in fondo”.
L’assemblea del MUA è per domani, con inizio alle ore 16.
Per info : https://www.facebook.com/movimentouniversitarioautorganizzato/
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