Comunicato stampa
A Catania ci sono edifici pubblici e privati abbandonati all’usura del tempo e al vandalismo che potrebbero essere utilizzati come spazi sociali o come alloggi per le studentesse e gli studenti universitari, costretti a subire affitti assurdi e spesso imposti con metodi mafiosi. Ma a questo abbandono, non c’è rassegnazione e una parte della gioventù studentesca catanese, in meno di un mese, ha occupato edifici pubblici e privati.
Nella struttura dell’ex Hard Rock Cafè, proprietà della banca Unicredit, in via Cristoforo Colombo 10, struttura chiusa e abbandonata dal 2008, è sorto il centro popolare occupato “Colapesce”, diventato punto di riferimento per il quartiere e dove si svolgono tante attività: doposcuola per i bambini, aula studio, laboratori artistici, attività musicali, assemblee, sportelli d’informazione contro lo sfruttamento.
Un altro edificio, l’ex Hotel Costa, in via Etnea 551, già residenza universitaria, chiuso da 10 anni, l’1 febbraio è stato occupato da studentesse e studenti universitari, che l’hanno dichiarato studentato occupato “95100”. Nella stessa serata il “95100” ha subito lo sgombero da parte di Digos e celerini. L’ex hotel , che è stato nuovamente chiuso, ha circa 300 alloggi ma resta chiuso, per una controversia fra l’ERSU e la proprietà Massimino iniziata nel 2008.
Ieri, il gruppo studentesco del “95100” ha occupato, in via Gallo 10, l’edificio, da anni chiuso e abbandonato, proprietà della Fondazione “Biblioteca Recupero Ursino”, con il programma di realizzare alloggi per i giovani.
La Federazione del Sociale USB solidarizza con lo Studentato Occupato 95100, e chiede la riapertura , come residenza universitaria, dell’ex Hotel Costa.
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