Manifestazione anche a Catania nel nome dell’afroamericano George Floyd, assassinato dalla polizia negli USA lo scorso 25 maggio. Un presidio indetto attraverso Facebook si è svolto ieri pomeriggio in Piazza Università e ha visto la presenza di centinaia di persone, di tutte le età. “Un presidio contro ogni forma di discriminazione e razzismo – ha commentato Claudia Urzì, responsabile della Federazione del Sociale USB Sicilia – che mette ancora una volta in evidenza l’ identità meticcia e antirazzista di questa città. Questa è la città delle ormai note “Cinque giornate di Catania”, le cinque giornate di resistenza all’interno del porto per chiedere – e ottenere! – la liberazione delle migranti e dei migranti, e dello stesso equipaggio, bloccati sulla nave militare Diciotti dall’allora ministro dell’Interno Salvini”.
Il presidio ha registrato tantissimi interventi al megafono, fra i quali quelli di rappresentanti delle comunità nere che vivono a Catania. Dagli interventi un elemento comune, evidenziato da quasi tutti coloro che sono intervenuti : “Non è necessario arrivare negli Stati Uniti per scontrarsi con il razzismo e la discriminazione . Il razzismo è un problema sistematico e strutturale. Non c’è pace senza giustizia”.
E Sesto Schembi, del Pmli, ha aggiunto che “il razzismo è prodotto dal sistema politico ed economico capitalista che alimenta lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo”.
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