Dopo la protesta di lunedì 29 Maggio, che ha visto i lavoratori e le lavoratrici precari dell’ “Ospedali Riuniti di Palermo” salire sul tetto della Direzione Aziendale, si sono aperte nuove interlocuzioni tra l’USB e i vertici Aziendali e Regionali.
In una regione in cui il piano di fabbisogno del personale sanitario è scaduto nel 2019 e ad oggi non risulta ancora rinnovato, i precari si vedono rinnovati con contratti a scadenza mensile e non si hanno certezze sulla propria stabilizzazione, nonostante il fatto che le modifiche alla legge 234 del 2021 inserite nel decreto “mille proroghe” ne consentano la stabilizzazione.
A gli Ospedali Riuniti di Palermo attualmente ci sono otre 50 lavoratori con contratto di collaborazione continuata e continuativa, privi di contributi previdenziali, assicurazione infortunistica, ferie e malattie retribuite. 50 persone entrate durante l’emergenza Covid che hanno lavorato in prima linea durante i momenti peggiori della pandemia. 50 Lavoratori a cui la Regione Sicilia e la direzione degli Ospedali riuniti devono dare delle risposte chiare e immediate.
Anche a Palermo come nel resto d’Italia sta andando in scena una grottesca pantomima: mentre si assiste ad una sanità allo sbaraglio, fortemente carente di personale, incapace di dare risposte concrete al diritto alla salute dei palermitani, tra i vertici Regionali e Aziendali c’è ancora chi non riesce a capire che la stabilizzazione dei precari non è solamente un diritto dei lavoratori, ma è anche un bisogno di tutti i cittadini di Palermo che combattono ogni giorno con livelli sanitari totalmente carenti e insufficienti.
Dopo la protesta di lunedì i lavoratori e l’USB hanno strappato degli incontri con la Direzione Aziendale e la Regione Sicilia, incontri che ad oggi hanno permesso la costituzione di un tavolo di trattativa che entrerà nel merito del fabbisogno di personale per garantire la stabilizzazione di tutto il personale precario.
Ribadendo che lo stato di agitazione dei lavoratori non rientrerà fino alla stabilizzazione degli stessi, come USB invitiamo tutti i cittadini ad unirsi alla nostra battaglia per il diritto al lavoro e alla salute di tutti.
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