In Sicilia non sentivamo assolutamente la mancanza della presenza dei panzer tedeschi, dopo averli subiti durante la seconda guerra mondiale.
Adesso i panzer tedeschi ritornano in Sicilia sotto un’ altra veste, quella industriale, perché in Sicilia il governo Meloni ha deciso di dare vita a dei siti industriali, da Palermo a Catania, per costruire inizialmente 200 carri armati Leopard 2 con il fine di ammodernare la componente corazzata dell’Esercito italiano.
Costruirli in Sicilia non è un caso, non è un capriccio di stampo colonialialista del ministro della guerra Crosetto. Infatti, l’attenzione dei signori dell’industria italica del comparto bellico verso la Sicilia si è già concretizzata con il ritorno della cantieristica militare a Palermo, non ultima la manutenzione della portaerei Cavour della Marina militare italiana.
L’industria bellica in Sicilia è, quindi, solo un ulteriore tassello per il riarmo e per rafforzare il ruolo della nostra Terra in isola militare con la presenza sempre più massiccia delle basi USA e NATO, come la base di Sigonella attualmente coinvolta contro la Federazione Russa nella guerra in Ucraina, il MUOS a Niscemi, il Ponte sullo Stretto “opera di rilevante valenza militare in ambito NATO“.
Militarizzazione che passa anche attraverso il PCTO-Alternanza Scuola Lavoro nelle scuole e, chissà, se studentesse e studenti siciliani verranno coinvolti nell’industria bellica che nascerà in Sicilia.
L’altro aspetto della realizzazione dei panzer tedeschi in Sicilia è quello altrettanto delicato che riguarda l’occupazione.
I posti di lavoro creati attraverso l’industria militare sono una sorta di leggenda con la mimetica, considerato che negli ultimi dieci anni è cresciuto solo il fatturato, quindi i profitti, schizzato oltre il 770% , mentre il 16% di lavoratrici e di lavoratori del comparto hanno invece perso il lavoro.
Insomma, è chiaro che l’apertura di siti industriali in Sicilia per la produzione dei panzer non solo renderà l’isola sempre più militarizzata e sempre più in guerra, ma non garantirà alcun livello occupazionale.
USB SICILIA RIBADENDO LA PROPRIA OPPOSIZIONE ALL’INDUSTRIA BELLICA, AL RIARMO E ALLA GUERRA
aderisce al Campeggio No MUOS che si svolgerà a Niscemi dal 4 al 6 Agosto e alla manifestazione NO PONTE di sabato 12 agosto, ore 18, a Messina.
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