E’ stato lanciato all’università di Catania occupata un appello in cui si chiede la cessazione di ogni forma di collaborazione, presente e futura, tra Unict e la holding bellica Leonardo S.p.A. e le aziende ad essa associate in quanto direttamente coinvolte nel massacro del popolo palestinese.
Leonardo S.p.A. è una holding italiana controllata per il 30% dal Ministero dell’economia, dodicesima impresa nel mondo, e prima in Europa, nel settore della difesa. Ricava, infatti, l’83% del suo fatturato dal settore bellico, ovvero armi, veicoli e strutture militari tra le quali quelle adoperate contro i civili di Gaza.
Nonostante queste premesse, Leonardo S.p.A. mostra una facciata di azienda sostenibile, con progetti solo apparentemente non legati all’ambito militare, per promuovere collaborazioni, job meeting e stage negli atenei di tutta Italia. Tali collaborazioni, spacciate come innocue opportunità di lavoro non in ambito
militare, trovano infine applicazione nella modernizzazione dei mezzi bellici e nel controllo della popolazione civile.
Unict non è immune da tale dinamica. Nel corso degli ultimi anni, infatti, il nostro ateneo ha più volte concesso i suoi spazi all’azienda Leonardo S.p.A.
Ricordiamo:
– Leonardo international talent programme (svoltosi nel 2023 e coinvolgente i giovani laureati di ingegneria, matematica, economia, scienze sociali e umanistiche)
– Exploit my patent (svoltosi nel 2023, utilizza gli spazi e i ricercatori del Dicar di Unict)
– Job requestion per magistrale in communication engineering (2019, coinvolgente i laureati in ingegneria e discipline tecniche)
– Finanziamento borse di dottorato per lo studio delle AI (2022)
– Seminario “La sicurezza informatica dei sistemi: l’esperienza del gruppo Leonardo” (svoltosi nel 2022, seminario a cura dell’azienda, coinvolgente gli studenti del Dieei)
– Workshop “Generative AI and Computer Vision”- First Edition (svoltosi nel 2024, coinvolgente il DMI di Unict, promuovente possibili tesi, tirocini e stage in Leonardo S.p.A.).
La lista delle collaborazioni è destinata ad espandersi ulteriormente senza la mobilitazione della comunità studentesca.
Come studenti troviamo inaccettabile la costante promozione e concessione dei nostri spazi alla Leonardo S.p.A.
Riteniamo inaccettabile che le risorse del nostro ateneo vengano svendute al settore bellico, e che questo vada in contraddizione coi principi che dovrebbero guidare la formazione e la ricerca: questa dovrebbe
essere rivolta al miglioramento e al benessere della comunità, non utilizzata come strumento di guerra e prevaricazione.
Riteniamo opportuno che vengano presentate altre opportunità di crescita e di impiego agli studenti, senza sfruttare l’incertezza e il ricatto legati al mondo del lavoro come leva per la promozione di aziende come Leonardo S.p.A.
Quest’ultima non può essere considerata una risorsa per Unict, né si possono ignorare le conseguenze devastanti della sua produzione bellica.
Ribadiamo, quindi, la ferma richiesta di interrompere qualunque forma di partenariato tra la holding e il nostro Ateneo, ed estendiamo il presente appello a tutti i membri della comunità accademica.
***l’appello, sostenuto da una raccolta di firme fra le studentesse e gli studenti dell’ateneo etneo, a giorni sarà consegnato al Rettore
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