I comitati fiorentini aderenti alla Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio non sanno se ridere o piangere nel leggere le proposte del sindaco Dario Nardella per eliminare il “degrado” in città.
L’idea di annaffiare i marciapiedi e le scalinate per impedire che i turisti si siedano a mangiare un panino pare l’ultimo coniglio – per la verità piuttosto malconcio – che esce dal cilindro di questa amministrazione; tra l’altro quell’acqua non potrebbe servire più proficuamente ad innaffiare i pochi e striminziti giardini esistenti in periferia, dove sono costretti a passare l’estate migliaia di persone con bambini ed anziani?
La prima reazione a questa boutade è quella di una sonora risata; come se si potessero risolvere i problemi con una secchiata d’acqua!
Il secondo e più concreto pensiero rimanda a come è stato ridotto il centro storico della città negli ultimi decenni, con, in ultimo, la grave complicità sia dell’amministrazione Nardella, sia del predecessore Matteo Renzi.
L’idea di un turismo industrializzato ha stravolto la città, il centro storico si è quasi svuotato di residenti, è diventato solo pascolo di mandrie di poveri turisti condotti come pecore alla tosatura, la cui visita si concentra solo su pochi musei o monumenti senza una programmazione che renda fruibile tutto il patrimonio artistico.
Questa amministrazione in particolare, guidata da Nardella, ha fatto della svendita di una fetta enorme del patrimonio edilizio e monumentale il filo conduttore dell’attività politica: i risultati sono altri nuovi alberghi che andranno ad incrementare un turismo dannoso.
Ormai il centro è diventato una renaissanceland tipo Las Vegas dove da una parte viene coccolato un turismo di élite cui si concedono Ponte Vecchio, gli interi Uffizi, piazze cittadine dalle quali sono esclusi perfino i residenti; dall’altra dilaga un turismo fatto di ignare comitive che non trova servizi sufficienti: sedersi a Firenze è impossibile, non esistono quasi panchine, tutto è assoggettato al profitto, se vuoi sederti devi andare in un bar o in un ristorante; in piazza Signoria o in piazza Duomo gli unici luoghi che consentono un attimo di relax sono locali costosissimi, come Rivoire, recentemente acquisito da Tiziano Renzi.
Una città accogliente è una città dove i residenti possono vivere accanto a turisti consapevoli, attenti, messi in condizione di capire in che luogo magico si trovano, dove ci si possa sedere, dove si possa trovare un bagno decente senza svenarsi per consumare qualcosa.
Ecco, l’unico lato positivo di questa trovata idrica di Nardella è che se i turisti si siederanno su un gradino o sul marciapiede almeno sarà lavato dall’orina che una movida molesta distribuisce generosamente di notte sulle strade…
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Comitato 21 Marzo Gavinana
IL VERO DEGRADO DI FIRENZE è Nardella che fa acqua sui marciapiedi. E in via dè Neri s’incazzano… http://www.firenzetoday.it/cronaca/acqua-bivacchi-guerra-paninari-palazzo-vecchio.html