Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze legge con viva preoccupazione e irritazione le note che l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha inviato alla stampa sulla “STRATEGICITÀ” del sottoattraversamento AV.
Preoccupazione perché avere ai vertici della Regione una persona che dà false notizie è veramente grave.
Irritazione perché propinare all’opinione pubblica dati falsi o distorti è segno di disprezzo nei confronti della cittadinanza di cui invece si dovrebbe essere al servizio.
Il Comitato intende smentire una per una le affermazioni scorrette di Ceccarelli e spera che un confronto serio possa avviarsi, visto che in 12 anni non c’è mai stato un dibattito, ma solo monologhi delle parti politiche ed economiche che dai lavori hanno tratto benefici.
- Dice che si tratta “di un progetto con tutte le autorizzazioni”; falso, l’assessore ci mostri la VIA (valutazione d’impatto ambientale) della stazione Foster, perché a noi risulta non sia mai stata fatta.
- Si dice che “una parte rilevante dei treni AV saltano la fermata di Firenze in assenza di una fermata in linea”. È falso: la non fermata di alcuni treni è una scelta commerciale delle FS per favorire il segmento di viaggiatori che non sono diretti nella nostra città. Se si volessero far fermare treni in una stazione passante ci sono tre possibilità: Campo di Marte, Rifredi e Statuto. Quest’ultima sarebbe molto vicina al centro storico e collegata con tutte le linee che si diramano da Firenze.
- Oggi nessuno ricorda che l’allora AD delle FS disse chiaramente che i viaggiatori preferiscono arrivare vicino al centro fiorentino, cioè a Santa Maria Novella; che alla futura stazione Foster sarebbero arrivati pochissimi treni. Si arrivò così alla decisione (ridicola e oggi omertosamente taciuta) di trasformare quel mastodonte sotterraneo in una fermata di bus! Ceccarelli, Rossi, Nardella hanno dimenticato?
“La soluzione in corso di realizzazione” per risolvere i problemi ferroviari di cui parla Ceccarelli sono i lavori dei tunnel e della stazione ai Macelli e su questa dà informazioni sbagliate, cioè false:
- Il progetto non è attuato a metà, ma molto meno. I lavori sono arrivati al 30% circa dell’appalto totale che comprende anche lo “scavalco di Castello”, già in esercizio; del sottoattraversamento è stato realizzato circa il 20%, la quota cui sono arrivati gli scavi della stazione non sono nemmeno a metà, dei tunnel non è stato scavato nemmeno un centimetro.
Per quanto riguarda le cifre spese fin’ora sarebbe corretto si desse un resoconto più preciso:
- il costo complessivo dell’appalto (scavalco, tunnel e stazione, dati 2017) è di 802.537.220,14 euro.
- l’ammontate progressivo degli Stati Interni Lavori (SIL) al 31/12/2016 (dopo i lavori sono stati praticamente fermi) è di 275.322.318,08 euro; ad oggi è probabile non abbiano superato i 300 milioni. Se si tiene conto che lo scavalco ha un valore di circa 90 milioni di euro, ciò che si è speso per il sottoattraversamento vero e proprio è circa 200 milioni.
- A fronte di tali costi la società Nodavia, al 31/12/2016 vantava spese extra per 399 milioni di euro. Il che significa che i costi dell’opera sono triplicati e stanno già dando luogo a contenzioso legale.
L’assessore Ceccarelli dovrebbe poi spiegare, poiché non abbiamo avuto ad oggi che vaghe parole, come si giustifica la cifra di 1,6 miliardi di euro se l’intero appalto è di poco più della metà. Se sono stati fatti e previsti lavori collaterali sarebbe opportuno conoscerli e saperne l’importo relativo.
Ammessa la necessità di “sbottigliare il collo di bottiglia fiorentino” con due nuovi binari, sarebbe interessante capire perché non si vuol accettare la possibilità di aggiungerne due in superficie ad un costo molto più basso, dalla realizzazione molto più veloce e con impatti molto minori.
Ci si chiede se davvero l’assessore ritiene realistica la possibilità che le FS realizzino un raddoppio della linea direttissima da Figline a Firenze con ulteriori 16 km di galleria; non sarebbe molto, ma molto più semplice introdurre sistemi di distanziamento più moderni, velocizzare i treni dei pendolari e allungare di un paio di minuti le percorrenze dei treni AV?
Dove sono stati liberati davvero i binari dalle nuove linee non si è avuto alcun miglioramento del servizio: sulla linea Firenze Prato Bologna occorreva, prima dell’inaugurazione della linea AV, poco più di un’ora, adesso ne occorrono due!
L’ultima cosa falsa che il Comitato fa notare è il presunto finanziamento interno da parte di RFI con risorse proprie; a parte il fatto che le FS ricevono dagli enti pubblici circa 8 miliardi annui di contributi, nel sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri la scheda relativa al sottoattraversamento fiorentino dichiara che il finanziamento è TOTALMENTE PUBBLICO.
Rimane da capire chi menta: FS e Ceccarelli o lo Stato?
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