USB verso lo sciopero della ricerca del 3 dicembre
Da questa mattina gli stabilizzandi del CNR si sono incatenati ai cancelli della sede di Pisa, per reclamare il loro diritto all’assunzione da ricercatore. Quello di Pisa è il principale centro di ricerca del CNR, maggior ente di ricerca nazionale, e Pisa è anche la città natale della presidente del CNR stesso, Maria Chiara Carrozza, ex ministra ricordata per i gravi tagli alla ricerca.
Dopo aver ricevuto 9,5 Mln da un decreto che le commissioni parlamentari di Camera e senato avevano destinato solo ai precari 2017 e nonostante ulteriori 10 mln già iscritti in legge di bilancio per le stabilizzazioni, la Presidente ha bloccato tutto, sostenendo di non avere i fondi e che fosse necessario riverificare le professionalità. Così facendo ha parallelamente bloccato anche 5 milioni destinati alle carriere dei ricercatori di ruolo.
USB ha indetto per il 3 dicembre uno sciopero del settore della ricerca pubblica, proprio per controbattere a questi “giochetti” appoggiati dal governo Draghi, associando la manifestazione al #nodraghiday del 4 dicembre.
L’incatenamento di oggi mette in evidenza la rabbia e la determinazione degli stabilizzandi. Loro non si faranno cacciare dall’ente che hanno rappresentato per più di un decennio.
STABILIZZAZIONI O DIMISSIONI!
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