Gli operai della Gkn, da lunedi hanno deciso di dormire nell’aula del consiglio comunale di Firenze. “Per rimanerci – dicono – almeno finché non avremo notizie certe e positive sulla vertenza”.
La vicenda della GKN è quella di una fabbrica cancellata dalla mattina alla sera, con tanti operai lasciati senza lavoro. Il collettivo di fabbrica “Insorgiamo” ha in questi mesi portato avanti il confronto con la nuova proprietà rappresentata da Francesco Borgomeo, rappresentante di Qf, il marchio che dovrebbe dare un futuro alla società ma del quale non si vede luce.
Lunedì 14 novembre la decisione degli operai di presentarsi alla seduta del consiglio comunale di Firenze e di intervenire in aula. Gli operai, che sono decisi a non lasciare quella che definiscono la casa di tutti i fiorentini. “E quindi anche la nostra”, dicono mentre in una delle sale adiacenti al Salone dei Duecento allestiscono la mensa improvvisata. E mentre alcune decine di operai sono dentro, altri sono fuori, a suonare i tamburi per sottolineare l’occupazione che si sta svolgendo all’interno.
“La disperazione, il tentativo di gettare fango su uno stabilimento e su una lotta di popolo, ribaltare costantemente la verità. Ci abbiamo pensato bene a quali proteste fare” – scrive il Collettivo di Fabbrica – “Non toccheremo l’ agibilità delle strade o dei mezzi usati da chi va a lavorare. Siamo venuti a rivendicare la nostra dignità qua. Dicono che si chiami “comune” perché è la casa di tutte e tutti. Noi siamo in consiglio comunale. Non ce ne andiamo senza novità risolutive sulla vertenza. Ad oltranza qua. Questo presente finisce ora. Il nostro futuro comincia adesso”.
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Maurizio
Cosi come gli operai della GKN ovunque deve essere portata la lotta oer la difesa dek lavoro