Nella giornata di mercoledì 29 marzo le RSU USB Piaggio, il Coordinamento USB Piaggio e USB lavoro privato settore industria metalmeccanici hanno indetto uno sciopero su obiettivi e temi centrali dello scontro tra operai e padroni a livello nazionale, in un paese che si caratterizza per una costante diminuzione dei salari, delle pensioni e del salario indiretto, con il costante taglio dei servizi sociali essenziali (sanità, trasporti, educazione).
I numeri parlano chiaro: negli ultimi 30 anni in Italia i salari sono diminuiti del 12% in termini reali, mentre in tutta Europa sono saliti considerevolmente. Un dato, questo, che chiarisce ancora una volta la funzione nefasta di CGIL CISL e UIL per i lavoratori.
Mentre il tutta Europa, dalla Francia alla Grecia, dall’Inghilterra alla Spagna, milioni di lavoratori e studenti scendono in piazza per resistere e combattere contro la vera e propria guerra economica scatenata dall’Unione Europea attraverso i governi nazionali contro le maggioranze, in Italia il segretario nazionale della CGIL invita al proprio congresso il Presidente del Consiglio più reazionario della storia repubblicana.
Insieme al pauroso decremento salariale, aggravato dall’aumento del costo della vita, siamo il paese dove si muore di più a causa di quotidiani omicidi sul lavoro e dove la precarietà lavorativa e’ una regola, grazie ad accordi sindacali vergognosi, che in molti settori (industria, logistica, servizi all’impresa, commercio), stanno riducendo la mano d’opera in una condizione di semi schiavitù.
Lo sciopero dei lavoratori Piaggio si inserisce in questo contesto di conflitto sociale, dove al momento solo la controparte padronale, protetta da un sindacalismo complice, colpisce quotidianamente diritti e salari, senza che ancora si determini un movimento di lotta nazionale in grado di contrastare efficacemente questo massacro sociale .
E’ uno sciopero di avanguardia, che indica l’unica strada possibile per far rialzare la testa al movimento operaio del nostro paese: quella del conflitto organizzato da un sindacato di classe e indipendente, per forti aumenti salariali, per la diminuzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario, per la fine della precarietà lavorativa.
Per questo mercoledì 29 marzo Potere al Popolo! Pisa sarà al fianco dei lavoratori della più grande fabbrica del centro Italia, con la parola d’ordine che ha caratterizzato le mobilitazioni degli ultimi mesi:
GIÙ LE ARMI, SU I SALARI!
Potere al Popolo! Pisa – Per Unione Popolare
poterealpopoloapisa@gmail.com cell. 3347754214
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa