Da diverso tempo denunciamo la sempre più chiara tendenza all’ibridazione tra ‘civile’ e ‘militare’ e al ruolo che le università (e i loro saperi) giocano in questo processo.
In questo quadro, i luoghi della formazione smettono di essere presidi di massa critica e assumono un duplice ruolo: diventano parte del processo di accumulazione (si veda, tra gli altri, la voce relativa agli accordi con le università del bilancio di Leonardo) e forniscono un aiuto imprescindibile sul piano materiale e ideologico all’imperialismo che si prepara alla guerra.
In un quadro di questo tipo la Fondazione Med-Or risulta essere uno dei punti più avanzati. Nasce nel 2021 per volontà della Leonardo Spa con il fine di rafforzare i legami con il Mediterraneo allargato e il Medio ed Estremo Oriente nell’ambito della ricerca scientifica, comprendendo quindi il Sahel, il ‘confine meridionale’ dell’UE come detto dall’ex ministro della Difesa Guerini.
Come scritto nel suo statuto ha come scopo quello di sviluppare le competenze e le capacità delle aree geopolitiche prima menzionate di interesse per Leonardo. MED-OR è un think tank che ha lo scopo di sostenere attraverso studi e analisi le politiche imperialistiche dell’UE verso le già citate aree geografiche.
In tal senso MED-OR rappresenta uno dei casi più avanzati del processo di militarizzazione della ricerca delle nostre università. Un processo che, come dimostra la stessa MED-OR, non si esaurisce ad un piano meramente tecnico-tecnologico con le collaborazioni tra fabbriche di armi e le facoltà scientifiche, ma più generale e profondo: dalla giustificazione ideologica alla guerra al fornire attraverso competenze specifiche cornici politiche e giuridiche alla sfera militare. In breve, la messa al servizio dei diversi saperi alla guerra, specie quando diventa la prospettiva del nostro blocco imperialista euro-atlantico in crisi.
Rafforzati dalla vittoria degli studenti di Bari che dopo mesi di mobilitazione sono riusciti nell’interruzione dei rapporti fra MED-OR, nella figura del rettore Bronzini, e l’Università di Bari, anche qua a Pisa riteniamo fondamentale che il docente Passaglia si dimetta dal comitato scientifico di MED-OR e lo sosterremo al Senato accademico del 14.
In questa ottica siamo infatti anche parte integrante e sosteniamo la campagna dell’Osservatorio contro la militarizzazione che chiede le dimissioni di tutti i rettori delle università italiane da MED-OR.
Fuori guerra e Israele dall’Università!
Verso il Senato Accademico del 14/03
Appuntamento alle ore 9 sotto il Rettorato
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