Da luglio 2020 a Terni non si ha il diritto di abortire. Non è nemmeno una priorità ripristinarlo. Ce lo dice il direttore dell’azienda ospedaliera ternana, Chiarelli.
È forse, da piccolo, caduto dal seggiolone o dalla culla(termica)?
Si, perché come alternativa all’interruzione di gravidanza, propone e sponsorizza la “culla per la vita”, già presente a Perugia e inutilizzata da più di 5 anni.
Nel frattempo si mettono a bando, senza alcun avvertimento, e con 20 giorni per presentarsi, i servizi integrati di contrasto alla violenza di genere, escludendo di fatto chi già se ne occupava. Lasciando il noto per l’ignoto, rischiando addirittura che il bando vada deserto.
Eppure, rileggendo come una filastrocca le linee programmatiche del mandato del sindaco Latini, mi soffermo nella sua volontà si gestire Terni come un “buon padre di famiglia”…
Effettivamente, italica tradizione impone che l’autodeterminazione della donna non sia da considerarsi importante.
Il sindaco parlava di una città responsabile, accessibile, sicura, una città dove non si è soli…
Terni Bella….su questo…a lucine e lucette annate forte, ma come si dice qui, “lu bellu non se magna” caro sindaco.
Le 4 linee guida principali erano partecipazione, coinvolgimento, trasparenza e ascolto.
Per questo rimaniamo senza parole di fronte all’utilizzo dei bandi per affidare la qualsiasi, anche situazioni così delicate ed importanti.
Vogliamo che la questione della violenza di genere e il suo contrasto vengano realmente prese in carico da questa amministrazione cittadina e regionale.
Chiediamo che vi sia personale non obiettore in numero sufficiente da garantire servizi e diritti per le donne.
Chiediamo la piena attuazione della legge 194.
* Potere al Popolo Terni
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