Menu

Nascoste le nostre pagine Facebook

Poco male: il mondo migliore che dobbiamo costruire è là fuori, non sui social…

Noi abbiamo ben chiaro che fare politica significa stare nelle piazze, nelle strade, nei quartieri popolari, per toccare con mano le difficoltà e i problemi della nostra gente.

La piazza, fin dall’antica Grecia, è il luogo della democrazia per antonomasia. E la parola democrazia, è bene ricordarlo, deriva dal greco e descrive quella “forma di governo in cui il potere risiede nel popolo”. Sarà per questo che noi di Potere al Popolo nelle piazze ci sentiamo a casa.

Amiamo stare nelle piazze perché siamo abituati ad ascoltare prima di parlare.

Amiamo stare nelle piazze perché siamo abituati a confrontarci guardandoci negli occhi, per trovare insieme le soluzioni ai problemi del nostro tempo.

Amiamo stare nelle piazze, luogo di incontro e, perché no, di scontro.

Invece in questi tempi difficili, mentre tempi e spazi di aggregazione vengono schiacciati dall’avanzare della società del consumo, vediamo troppe persone rifugiarsi nel virtuale, nei social, quasi a volerci trovare quelle relazioni sempre più difficili da trovare nella vita reale.

E deve essere questo il triste contesto in cui sono immersi coloro che, convinti di arrecarci chissà quale danno incalcolabile, non trovano di meglio da fare che organizzarsi in gruppo per segnalare le nostre pagine facebook: al momento risultano nascoste da facebook le nostre pagine “Potere al Popolo – Terni”, “Potere al Popolo – Umbria” ed anche la nuova pagina “Potere al Popolo – TERNI” che abbiamo creato da pochi giorni, vista l’impossibilità di usare le altre.

Non staremo qui a dilungarci sul fatto che facebook non si faccia problemi a nascondere senza motivo pagine che mai hanno violato alcun regolamento: non ci aspettiamo alcuna tutela della libertà di espressione da parte di una piattaforma privata che ha il solo scopo di garantire miliardi di dollari al suo proprietario.

Per il resto è chiaro che le nostre battaglie al fianco degli operai in lotta per difendere il posto di lavoro, per la difesa della sanità pubblica, contro il vero degrado, che è quello in cui vengono abbandonati i quartieri popolari (e non quello “combattuto” dalle ordinanze dal sapore medievale del sindaco Latini), per la difesa dell’ambiente, per il diritto all’abitare ecc. danno fastidio a qualcuno.

Qualcuno che può mettersi l’anima in pace: forse saremo meno presenti sui social, ma le strade sono di chi ama.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *