Evasione fiscale per 20 milioni di euro, spese personali addebitate all’Unicusano per 1,9 milioni di euro, macchinoni, viaggi e quant’altro. Non ci stupiscono le accuse a carico di Stefano Bandecchi e dei vertici dell’Unicusano (uno delle tante privatissime ‘università telematiche’ che “diplomano” a rotta di collo).
Noi denunciammo da subito, ad esempio, quanto riportato in un articolo del Fatto Quotidiano del 2015 relativo alle relazioni di Stefano Bandecchi, finanziatore – tramite l’Unicusano – di una fondazione di cui era presidente Marcello Dell’Utri, che era precedentemente stato condannato a 7 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa (leggi qui l’articolo)
Noi di Potere al Popolo la battaglia politica contro Bandecchi la mettemmo in campo appena il presidente della Ternana cominciò a pretendere una clinica privata convenzionata in cambio della realizzazione del nuovo stadio cittadino (il “ricatto stadio-clinica” lo definimmo).
Portammo avanti la nostra battaglia contro la sua clinica privata convenzionata (e contro tutte le convenzioni su tutto il territorio regionale) e per la difesa della sanità pubblica con una raccolta firme che ci servì non tanto a fermare il progetto stadio-clinica di Bandecchi (che sapevamo essere irrealizzabile perché per legge non si può pretendere la convenzione prima di costruire la clinica) ma soprattutto a spiegare ai cittadini il danno che le convenzioni provocano alla sanità pubblica.
Le convenzioni infatti determinano uno sperpero enorme di denaro pubblico che, sottratto alla già devastata sanità pubblica, finisce nelle tasche di pochi privati che intendono lucrare sulla salute dei cittadini.
Portammo avanti la nostra battaglia per la difesa della sanità pubblica in perfetta solitudine, quando nessuno voleva parlarne, quando TUTTO il Consiglio Comunale, opposizioni comprese, sosteneva il progetto illegale di Bandecchi (poi ovviamente naufragato).
La nostra era prima di tutto una battaglia culturale: non ci interessava cavalcare i consensi; ci interessava dire la verità, perché come diceva Antonio Gramsci:
“La verità è sempre rivoluzionaria; tenerla nascosta non è solo un inganno e una truffa ma un inquinamento che avvelena e tarpa la vita di tutti, anche chi la reprime e prima o dopo ne paga il fio“.
Ed ecco che ora paghiamo pegno: un Bandecchi coccolato da tutto il Consiglio Comunale, che è arrivato a concedergli, all’unanimità, la cittadinanza onoraria, si è ritrovato la strada spianata per candidarsi a Sindaco della nostra città, sponsorizzato e osannato anche da chi oggi se lo ritrova come avversario politico.
Paghiamo pegno anche perché oggi, a causa di certi atteggiamenti, è più difficile spiegare ai cittadini che per risollevare le sorti di una città non serve un imprenditore impaccato di soldi ma servono scelte politiche serie e a tutela della maggioranza.
Da quanto emerge dall’indagine della guardia di finanza, avrebbe accumulato ricchezze truffando il fisco ed evadendo milioni di euro di tasse, che poi sarebbero soldi sottratti alla collettività, ai cittadini, ai più deboli.
Come i finanziamenti destinati alle cliniche private sottraggono denaro alla sanità pubblica.
Potere al Popolo continuerà a fare battaglia alle convenzioni e a denunciare i tagli alla sanità pubblica, affinché il diritto alla salute venga garantito per tutte e tutti! unitevi a noi in questa battaglia!
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