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Terni. La resistenza palestinese non si arresta! Anan libero

Domenica 9 febbraio dalle ore 14.00 presidio davanti al carcere di terni per la liberazione di Anan Yaeesh, contro i crimini di guerra, contro il genocidio compiuti da israele, in appoggio alla resistenza del popolo palestinese.

Dopo un anno e tre mesi di interminabili bombardamenti, crimini contro l’umanità distruzione del territorio di Gaza e il genocidio del popolo palestinese da parte dell’esercito israeliano, finalmente è stato ottenuto un cessate il fuoco anche se immediatamente dopo lo stop del genocidio a Gaza è immediatamente iniziato l’intervento militare e il massacro compiuto dalle truppe dell’IDF israeliano in Cisgiordania, contro il campo profughi e la popolazione di Jenin!

Il prezzo che hanno pagato i palestinesi per contrastare il colonialismo di insediamento che da oltre 70 anni, dalla sua fondazione, caratterizza la politica sionista dello stato di Israele è immane, è infatti dal 1947-48, dalla Nakba, che i palestinesi resistono al tentativo di sterminio e di cancellazione di un popolo e della sua memoria, alla distruzione e alla sostituzione delle città e dei villaggi palestinesi con insediamento e colonie per insediare lo stato sionista sul territorio palestinese.

La Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di arrestato per Netanyahu per crimini di guerra e contro l’umanità, mentre Israele è sotto processo presso la Corte Penale Internazionale per genocidio.

Di fronte a tutto ciò bisogna scegliere con chi stare, se dalla parte del colonialismo di insediamento sionista o da quella di chi resiste con ogni mezzo necessario. Noi non abbiamo alcun dubbio, siamo con la resistenza del popolo palestinese, fino alla vittoria e diciamo ancora una volta ANAN LIBERO-TERRA, PACE E LIBERTÀ.

Il 29 gennaio 2025 è passato un anno da quando Anan Yaeesh è detenuto nel carcere di Terni, un “pezzo di Palestina sequestrato in Italia” dal governo Meloni subordinato ai diktat israeliani e all’ obbedienza alla NATO. Chiediamo che Anan venga liberato prima del processo, la cui data non è stata ancora fissata. Quella di Anan a Terni è una lunga “detenzione amministrativa”, dopo che l’aveva già subita nei lager israeliani, ma che non immaginava potersi ripetere in Italia, da cui aveva ottenuto la protezione speciale.

Dal giorno del suo arresto le continue mobilitazioni a Roma, quelle davanti al tribunale dell’Aquila e al carcere di Terni hanno espresso la piena solidarietà alla resistenza palestinese e ad Anan che rimane in galera ostaggio della complicità occidentale e italiana al genocidio degli abitanti di Gaza. Quello che ha portato e mantiene Anan in carcere nella violazione del diritto internazionale, della Dichiarazione dei Diritti Universali, della Carta dell’ONU è la logica imperialista del “diritto” del più forte, della giustificazione dei crimini di guerra e del genocidio in atto, nel ripudio dei principi costituzionali.

Anan paga il prezzo di essere palestinese, di essere nato e cresciuto sotto la criminale occupazione e israeliana e di aver resistito ad essa.

PER QUESTO IL 9 FEBBRAIO, SOTTO LE MONTAGNE IN CUI VENNE UCCISO DAI NAZIFASCISTI IL PARTIGIANO COMUNISTA GERMINAL CIMARELLI, ORGANIZZIAMO DAVANTI AL CARCERE DI TERNI IL TERZO PRESIDIO PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI ANAN, ESPRIMERE LA SOLIDARIETÀ’ AL POPOLO E ALLA RESISTENZA PALESTINESE E RIBADIRE CHE LA RESISTENZA NON SI ARRESTA!

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