Infortunio mortale sul lavoro questa mattina intorno alle 8.40 alle Acciaiere Beltrame, in viale della Scienza a Vicenza. A perdere la vita un operaio di 35 anni. Immediati i soccorsi, con la chiamata al 118 e la corsa in ospedale, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Il lavoratore si trovava su un ponteggio quando è stato colpito in pieno volto dallo scoppio di una tubatura ad alta pressione. Indagini sono in corso da parte dei tecnici dello Spisal.
Questi i fatti. E come si capisce non è una fatalità.
È MORTO MENTRE SVOLGEVA IL SUO LAVORO E LE MORTI SUL LAVORO NON POSSONO ESSERE CHIAMATE INCIDENTI.
In questo inizio anno c’è un aumento spaventoso di infortuni e omicidi sul lavoro; Veneto e Vicenza sono pure in testa a questa vergognosa classifica.
E’ UNA STRAGE.
Le parole risultano ormai superflue.
La “ripresina” economica oltre a non portare grandi risultati occupazionali sta portando ad un maggior numero di infortuni con conseguenze spesso mortali.
Questo significa che le misure di sicurezza vengono sempre meno osservate nelle fabbriche sia per i propri dipendenti che per quelli che lavorano in appalto e nelle ditte addette alla manutenzione.
Il castello di norme antioperaie costruito in questi ultimi 20 anni, dalla legge n. 196 del 24 giugno 1997, (pacchetto Treu) sino all’attuale Jobs Act, passando per l’abolizione dell’Art. 18 ha prodotto, oltre ad un impoverimento generalizzato dei lavoratori e ad un aumento della disoccupazione e della precarietà, anche un esponenziale incremento di infortuni e morti sul lavoro.
I numeri dell’INAIL parlano chiaro: oltre 1.000 morti e un milione di infortuni ogni anno. Un sistema di gestione del lavoro che moltiplica gli appalti e sub appalti alla ricerca della continua diminuzione di costi e continuo peggioramento di condizioni di lavoro e sicurezza.
L’Unione Sindacale di Base è vicina alla famiglia e porterà avanti la lotta perché la sicurezza sul lavoro diventi una priorità. Perché la strage va fermata.
LAVORARE PER VIVERE— DAL LAVORO SI DEVE TORNARE A CASA VIVI E SANI.
Unione Sindacale di Base
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa