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Siria. A chi serve l’assassinio di Mashaal Temmo?

Negli ultimi tempi, sembra che la situazione in Siria sia più tranquilla e che il numero dei manifestanti si sia sensibilmente ridotto. Il popolo siriano è riuscito, con la sua consapevolezza e il suo patriottismo, a superare la crisi. Tuttavia, la sedizione religiosa ed etnica doveva essere fomentata nuovamente e, quindi, si è cercato di trascinare alcuni giovani verso l’armamento e verso i crimini. Quale altra arma si poteva usare dopo che sono fallite le menzogne dei media arabi e le sanzioni inflitte alla Siria, se non il flagello degli assassinii che ha sempre funzionato per seminare l’odio e affondare nelle accuse reciproche?

Un assassino ignoto ha sparato, due giorni fa, Mashaal Temmo, un noto esponente dell’opposizione siriana e portavoce del movimento “Il futuro curdo”. E’ avvenuto a Qameshli, una città del Nord della Siria confinante con la Turchia di cui era originario. Questo evento tragico mi ha fatto ricordare ciò che accadeva nel Libano, quando forze alleate con l’occidente, una volta messe con le spalle al muro, uccidevano dei personaggi chiave. Così facendo si potevano lanciare le accuse qua e là e mobilitare alcuni libanesi contro gli altri.

L’oppositore Mashaal Temmo, che era conosciuto per il suo totale rifiuto nei confronti di qualsiasi ingerenza estera, è stato un buon obiettivo per questa strategia sanguinaria. Lui aveva sempre ribadito la necessità del cambiamento ma senza violenza alcuna e aveva interrotto i contatti con molti personaggi dell’opposizione siriana boicottando i vari congressi che si sono tenuti all’estero.

Gli stessi oppositori, il cui legame con forze esterne è ben noto, si sono affrettati ad accusare il regime siriano del suo assassinio. Ma, dovendo ragionare secondo la logica degli interessi, è ben chiaro che in questo momento la morte di qualsiasi oppositore non è negli interessi del regime, ma di chi cerca di destabilizzare la sicurezza della Siria.

http://www.alwatan.sy/dindex.php?idn=109968

L’intelligence turca è dietro l’uccisione di Mashaal Temmo

Un inviato del Guardian nella città di Mousul nel nord iracheno ha riferito che nell’assassinio di Mashaal Temmo è coinvolta l’intelligence turca. Nel rapporto, descritto dallo stesso giornalista come “top secret”, si dice che l’uccisione di Temmo è avvenuta come risposta all’operazione svolta nei territori turchi dai servizi segreti siriani per catturare Husein Harmoush, l’ufficiale disertore. Il giornalista ha sottolineato che in questo modo la Turchia raggiunge due obiettivi strategici. Il primo è eliminare un importante uomo politico curdo e il secondo è accusare le autorità siriane. L’assassinio, inoltre, potrebbe riaccendere la situazione nel nord della Siria dopo una relativa calma.

http://www.alalam.ir/news/748244

I partiti curdi in Siria Condannano l’assasinio di Mashaal Temmo

I partiti curdi in Siria hanno espresso la loro condanna dell’assassinio di Mashaal Temmo, un noto esponente dell’opposizione, ucciso l’altro ieri dal fuoco dei gruppi armati. Temmo è stato assassinato nella sua casa a Qameshli. Durante l’attacco è stato gravemente ferito anche suo figlio e Zahida Shiklu, un compagno del partito.

II partiti del Movimento Nazionale Curdo in Siria hanno comunicato, ieri, in una nota della SANA, che questo crimine è estraneo alla morale della società siriana e che mira a fomentare la sedizione etnica e religiosa, specialmente nel governatorato di Hasaka. I partiti hanno lanciato un appello alla popolazione curda in Siria invitandola ad essere consapevole degli obiettivi di questo crimine ed hanno sollecitato le autorità ad individuare al più presto i colpevoli.

Aussi: l’assasinio di Temmo fa parte della cospirazione contro la Siria

Omar Aussi, il leader dell’Iniziativa Nazionale per i curdi in Siria, ha ritenuto che l’uccisione di Temmo fa parte del complotto contro la Siria che viene eseguito tramite i gruppi armati. Questa volta il loro obiettivo è quella di coinvolgere l’etnia curda in Siria nel conflitto con le autorità.

In un’intervista rilasciata alla Syrian TV Aussi ha detto che di fronte alla stabilizzazione dei curdi in Siria[1], alle forze anti-siriane serviva un evento così brutale per giocare nuovamente la carta dei curdi al fine di destabilizzare il paese.

http://www.sana.sy/ara/336/2011/10/09/374293.htm

http://www.sana.sy/eng/21/2011/10/09/374306.htm




[1]Tra le riforme adottate dal presidente siriano Assad infatti è la concessione della cittadinanza siriana alla popolazione curda

 

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