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La Francia rinuncia a cercare petrolio e gas nel Mediterraneo

La sfortuna si accanisce sui bugiardi, specie su quelli Total. Neanche il tempo di attraversare una mezza crisi di governo – c’è da sostituire Federica Guidi, ma tutti i nomi emersi per quel posto presentano difetti enormi – ed ecco arrivare un’altra notizia sgradita. Per di più a una sola settimana dal referendum sulle trivellazioni in Adriatico.

Il ministro francese dell’Ambiente e dell’Energia, Ségolène Royal – ex moglie di Francois Hollande ed ex candidata socialista all’Eliseo – ha deciso di applicare una moratoria «immediata» sui permessi di ricerca di idrocarburi nel Mar Mediterraneo. Di fatto, le compagnie francesi – toh, proprio la Total… – non potranno più chiedere di cercare petrolio e gas nelle acque controllate da Parigi.

Ma visto che il Mediterraneo è un mare chiuso, e che la Francia non è l’unico paese costiero di questo mare, Royal chiederà «l’estensione di questa moratoria all’insieme del Mediterraneo nel quadro della convenzione di Barcellona sulla protezione dell’ambiente marino e del litorale mediterraneo». Insomma, si tratta di una scelta strategica, con Parigi che si impegna a sensibilizzare tutti i paesi dell’area per unificare le politiche in materia. NOn avrebbe senso, infatti, che la Francia fermasse le ricerche per salvaguardare l’ambiente in un mare chiuso, mentre altri paesi potrebbero continuare a cercare, trivellare ed estrarre.

Non è finita. La scalogna del governo Renzi è contagiosa. Le troupe della Rai, in questi giorni, sono state spedite sulla riviera romagnola a caccia di persone disposte a manguarsi le cozze coltivate in prossimità delle piattaforme petrolifere (i ricercatori dell’Ispra vi hanno trovato quantitativi di metalli pesanti moto superiori alla norma) per dimostrare che “non ci sono pericoli”. In più, per intervistare qualcuno disposti a recitare la seguente panzana: “se noi chiudiamo queste piattaforme, saranno quelli dall’altra parte, i croati, a trovellare al posto nostro”.

Panzana clamorosa, perché la Croazia aveva addirittura anticipato la Francia nel gennaio scorso, quando il premier ancora non insediato, Tim Oreskovic aveva annunciato «una moratoria al progetto di esplorazione ed estrazione degli idrocarburi», gas e petrolio, nell’Adriatico.

Si sa che le bugie hanno le gambe corte. Ma quelle di Renzi non hanno neanche il tempo di mettere piede a terra…

 

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1 Commento


  • kate

    il commento è, che dovreste rivedere gli articoli, prima di pubblicarli, visto che sono pieni di refusi.

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