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Siria. Gravissima escalation. Gli Usa bombardano soldati siriani, decine di morti

Aerei e artiglieria statunitensi del contingente presente in Siria hanno compiuto ieri raid aerei e operazioni d’artiglieria contro forze alleate al governo di Assad nella zona petrolifera di Kusham, uccidendo oltre 100 persone: lo ha annunciato la stessa coalizione statunitense in un comunicato.

Le operazioni, riferisce la Cnn, sono state compiute dopo che le forze alleate del presidente siriano Bashar al Assad “hanno avviato un attacco non provocato” contro un quartier generale delle Forze Democratiche siriane, dove consiglieri statunitensi stavano lavorando assieme ai miliziani siriani sostenuti dagli Stati Uniti.

Secondo le fonti ufficiali statunitensi riportate dalla Cnn, le forze siriane stavano cercando di sequestrare giacimenti di petrolio a Khusham che erano stati una fonte importante di entrate per Daesh dal 2014 al 2017.
Un altro funzionario degli Stati Uniti che ha parlato con la CNN ha detto che non era chiaro esattamente chi fossero le forze pro-regime, ma che gli Stati Uniti stanno valutando se i consiglieri russi che operano nelle vicinanze possano essere stati coinvolti. Questo funzionario ha aggiunto che non ci sono prove dirette che i russi abbiano sparato contro la struttura delle forze democratiche siriane, dove si trovavano i consiglieri militari statunitensi.

Le truppe siriane filo-regime hanno manovrato i carri armati T-54 e T-72 a sostegno del fuoco di mortai in quello che sembra essere stato un attacco coordinato alle Forze Democratiche siriane a circa 8 chilometri a Est della linea de-escalation del fiume Eufrate a Khusham, in Siria”, ha detto un ufficiale Usa.

La fonte americana ha spiegato che “da 20 a 30 colpi di artiglieria e di carri armati sono esplosi nel raggio di 500 metri” dal quartier generale delle Forze Democratiche siriane, prima che i combattenti e le forze della coalizione appoggiate dagli Stati Uniti “prendessero di mira gli aggressori con una combinazione di attacchi aerei e di artiglieria”. Stimiamo che oltre 100 combattenti pro-regime siriano siano stati uccisi”, ha aggiunto, sottolineando che la reazione ha avuto luogo “per autodifesa”.

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2 Commenti


  • Daniele

    Quando sparano gli Americani è sempre “autodifesa” quando sparano gli altri è sempre “aggressione”, come nel golpe in Cile del 1973 l’esercito cileno agiva per “autodifesa” o “difesa della patria” esattamente come la bestia amerikana in tutte le guerre successive alla seconda guerra mondiale; studiate la storia.


  • enrico

    A Deir ez zor siamo ampiamente fuori dal Rojava, i curdi impegnati su quel fronte potrebbero rinforzare il nord dove l’operazione ramoscello d’ulivo si sta sviluppando. E invece no. Ricattati dagli americani, che invece li vogliono in funzione antisiriana, pena la fine dell’appoggio, svolgono il ruolo a loro assegnato da Israele e Usa: polizia regionale, furto di petrolio per Israele, molto diligentemente. Che gli internazionalisti si interroghino!

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