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Esordio col botto. Draghi taglia i tassi di interesse

Del resto, non c’è altro modo – nell’Europa  attuale . di muovere le acque. Per Berlusconi è una buona notizia che rischia però di essere pessima: qualcosa contro la cri si puà fare (rimanendo sempre in territorio “capitalistico”). Solo lui non ci riesce. Quindi…

l nuovo presidente della Banca centrale europea taglia il tasso di interesse dello 0,25%. Volano le Borse europee. Resta il pericolo Grecia. Bloccata una tranche di aiuti da 8 miliardi di euro. Ad Atene è caos nel governo: maggioranza a rischio. Ma il vero sorvegliato speciale resta l’Italia: la fiducia nella capacità di ripagare il debito crolla e lo spread con i bund tedeschi torna a salire, sfondando ogni record a 462 punti per poi rientrare a 435. Il rendimento tocca quota 6,3%. Asia in calo.

Indispensabile, dunque, sentire come l’ha presa l’house organi di onfindustria.

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Mossa a sorpresa della Banca centrale europea, che proprio nel giorno del debutto di Mario Draghi al Consiglio direttivo ha stabilito di tagliare di 0,25 punti i tassi di interesse dell’area euro. Una completa inversione di rotta quindi, rispetto alle manovre rialziste che l’istituzione aveva portato avanti fino al luglio scorso. Ora potrebbe pesare il rapido deterioramento del quadro economico dell’area euro, ma forse ancor più l’allarmismo dei mercati che si è riscatenato con l’altrettanto inattesa decisione della Grecia di sottoporre a referendum i piani di risanamento e aiuto appena negoziati con il resto dell’area euro. Con la moneta unica che, dopo il taglio deciso da Draghi, è in in rialzo a 1,3770 contro dollaro, sfiorando +0,4 per cento sulla chiusura di ieri.

Draghi debutta alla Bce tagliando a sorpresa i tassi. Spread in calo dopo la decisione

Un rialzo apparentemente in contrasto con la decisione di tagliare i tassi, che tipicamente causa un ribasso della moneta di riferimento, ma va tenuto presente che la politica monetaria americana è ancora più accomodante di quella europea: la Federal Reserve tiene i tassi attualmente a un intero punto percentuale sotto quelli della Bce. Contro la sterlina l’euro è in ribasso a 0,8585 (-0,3 per cento) mentre è sostanzialmente invariato contro lo yen a 107,18.

Tornando alla decisione della Bce, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginali e sui depositi presso la banca centrale calano di un quarto di punto, rispettivamente all’1,25 per cento, al 2 per cento e allo 0,50 per cento. Una sforbiciata che se da un lato potrebbe offrire sollievo, perché a cascata alleggerisce i costi di accesso al credito a imprese e famiglie, dall’altro è anche un segnale della criticità che si è creta sull’economia.

Sull’area valutaria è riespolosa la tensione, dopo la decisione della Grecia. Uno sviluppo che ha improvvisamente riacceso gli allarmi per una bancarotta del paese, con potenziali ricadute su tutta l’area euro che hanno reinnescato alta tensione su tutti i titoli di Stato dei paesi della periferia. Per questo oggi l’altra questione più pressante all’esame del Consiglio sembrava esser quella del proseguimento degli acquisti della Bce di titoli di Stato sotto stress. Su questo e sulla sorpresa sui tassi a illustrare gli orientamenti della Bce sarà lo stesso Draghi, nella consueta conferenza stampa esplicativa che si tiene alle 14 e 30 (segui la diretta). Il taglio era inatteso dalla maggior parte degli analisti soprattutto perché al 3 per cento su base annua l’inflazione resta ben superiore ai livelli obiettivo della Bce. Non appena si sarà conclusa la conferenza stampa, secondo quanto riferito ieri dalla Bce, Draghi lascerà Francoforte per recarsi a Cannes, dove parteciperà al G20.

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