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Usa sempre più soli: anche il Canada in fondo voluto da Pechino

Il Canada ha presentato nei giorni scorsi la sua candidatura per entrare nella “Banca per gli investimenti infrastrutturali asiatici” (AIIB), il nuovo fondo creato dalla Cina per finanziare grandi opere infrastrutturali che servano a connettere Europa e Asia.

L'AIIB è un'impresa che vede unita la Cina a molti altri paesi (57 in totale), alcuni dei quali occidentali (tra gli altri anche Italia, Germania e Francia), ma che Stati uniti e Giappone hanno esplicitamente snobbato considerando non adeguatamente garantita la governance rispetto alla predominante presenza cinese e perché in contrasto con i propri interessi strategici nell’area interessata.
Al contrario, il primo ministro canadese Justin Trudeau sembra molto interessato non solo al fondo, ma anche a intessere una rete crescente di accordi con Pechino. In visita nella capitale cinese prima dell’apertura del G20, incontrando il presidente cinese Xi Jinping gli ha annunciato la decisione di chiedere l'adesione all'AIIB.

Ovviamente Xi – ha riferito l'agenzia di stampa cinese Xinhua – ha espresso soddisfazione per la decisione canadese ed ha auspicato un rafforzamento delle relazioni tra Pechino e il paese nordamericano, gongolando ovviamente per il passo di Trudeau che costituisce un serio colpo per la politico estera statunitense.

La famiglia Trudeau ha un passato di ottime relazioni con la Cina. Il padre dell’attuale premier, Pierre Trudeau, è stato infatti il primo capo di governo canadese a visitare la Cina dopo l'apertura delle formali relazioni diplomatiche tra i due paesi.

“Il Canada è sempre alla ricerca di modi per creare opportunità e speranze per la nostra classe media, così come per l’intera popolazione mondiale e la membership della Aiib rappresenta un’occasione in questa direzione”, ha dichiarato alla stampa Bill Morneau, ministro delle Finanze del governo liberale canadese, anche lui in visita a Pechino insieme al premier Justin Trudeau.

Scriveva nei giorni scorsi il sito www.cinaforum.net: “Secondo Morneau, il finanziamento di opere infrastrutturali in Asia attraverso la Aiib permetterà alle aziende canadesi di esplorare nuove possibilità nei mercati del continente. La Aiib è infatti il principale motore finanziario della One Belt One Road, la cosiddetta “nuova via della Seta” voluta dal presidente cinese Xi Jinping che si propone di aumentare i collegamenti tra Asia ed Europa attraverso lo sviluppo massiccio di opere infrastrutturali nei paesi attraversati dal progetto. Se il Canada entrerà ufficialmente nella Aiib, sarà il primo membro nordamericano a farne parte. “La decisione del Canada di chiedere l’ingresso nella Aiib è più che benvenuta e dimostra la fiducia nelle solide fondamenta che la banca ha costruito nei mesi scorsi”, ha commentato il governatore della Asian Infrastructure Investment Bank, Jin Liqun. Contrariamente ai desiderata di Washington – che domina le “vecchie” IFI (Istituzioni Finanziarie Internazionali), come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale – i suoi alleati più importanti, a partire dal Regno Unito, passando per la Germania, la Francia e l’Australia, hanno tutti aderito all’ambizioso progetto finanziario a guida cinese, partito nel gennaio scorso con 100 miliardi di dollari Usa di capitale iniziale. L’unica eccezione rilevante – dopo l’adesione canadese – resta quella del Giappone, che guida la “sua” Banca di Sviluppo Asiatica (Adb)."

 

MS

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