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Basta persecuzioni del regime turco contro il Grup Yorum

Ieri pomeriggio a Roma si è svolto il presidio di solidarietà con i musicisti del Grup Yorum perseguitati e repressi da anni dal regime in Turchia.  A Castro Pretrorio, cento metri a distanza dall’ambasciata turca in via Palestro, si sono alternati al microfono le denunce della persecuzione contro il gruppo ma anche contro gli oppositori politici turchi e gli attivisti curdi.

Queste le richieste del Grup Yorum sostenute dalla reti solidali in Italia ed in altri paesi:

*Annullamento dei bandi dei concerti;

*Fine delle irruzioni nel loro Centro Culturale İdil di İstanbul;

*Scarcerazione immediata dei membri di Grup Yorum in prigione;

*Cancellazione dei nomi dei membri di Grup Yorum dalle liste dei ricercati.

Per portare avanti queste richieste molti membri di Grup Yorum sono stati in sciopero della fame e due di loro hanno tramutato lo sciopero della fame in death fast (ovvero in sciopero della fame fino alla morte). Helin Bölek e İbrahim Gökçek sono diventati martiri rispettivamente ad aprile e a maggio. Attualmente ci sono due prigionieri politici Didem Akman e Özgür Karakaya, in death fast da 117 giorni e due Avvocati del Popolo Ebru Timtik e Aytac Ünsal, in death fast rispettivamente da 167 giorni e 136 giorni per chiedere giustizia.

Chiediamo:

*accogliere le richieste di Grup Yorum;

*ritirare i militari italiani dal territorio turco;

*termine del commercio di armi con la Turchia.

Qui di seguito il reportage fotografico sulla manifestazione della nostra Patrizia Cortellessa.

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