“Buongiorno. Lei è qui per…”
“Buongiorno. Sono qui per il posto di lavoro. Ho mandato il curriculum ieri.”
“Certo! Benvenuta. Ho visto che lei è molto qualificata. Anche troppo. Complimenti, il posto è suo.”
“Grazie mille! Quando posso cominciare?”
“Anche subito! Prima però la vorrei informare di alcune piccole, insignificanti cose.”
“Mi dica.”
“Allora, in realtà – anche se sull’annuncio c’è scritto 36 ore settimanali – si tratta di un lavoro dal lunedì al sabato, per circa 12 ore al giorno…”
“Nessun problema.”
“Ottimo! Per quanto riguarda lo stipendio, poi, in realtà sarebbero 700 euro al mese. So che c’è scritto 1300, ma il primo del mese – di prassi – ogni dipendente ci rende 600 euro in contanti. Sa, fare impresa oggigiorno costa…”
“Si figuri. Siamo solo in 5 in famiglia, 700 euro bastano e avanzano.”
“Ah, ferie e malattia escluse. Se non si presenta, non viene pagata.”
“Ci mancherebbe.”
“E spero non decida di avere figli, eh. Mi troverei costretto a licenziarla, capisce…”
“Capisco benissimo.”
“Lei è la dipendente perfetta. Ultima cosa.
Ci sarebbe il Green Pass obbligatorio.”
“NOOOOO. BASTARDI, INFAMI, ASSASSINI !!!!!!
DITTATURA!!!!!!
SCENDO IN PIAZZA!
LI-BER-TÀH, LI-BER-TÀH, LI-BER-TÀH
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