Lo sciopero generale è indetto:
Contro il governo Monti, che conferma le precedenti manovre riduce il potere d’acquisto dei salari attraverso l’aumento dell’IVA, dell’Irpef locale, dei ticket sanitari, delle accise sulla benzina e l’adozione dell’ICI sulla prima casa, , colpisce l’intero sistema pensionistico e il livello di vivibilità economica dei pensionati, privatizza beni comuni e servizi pubblici applicando i dettami della BCE e Unione Europea, che tutelano gli interessi del grande capitale bancario, finanziario ed economico, scaricando i costi della crisi capitalista sui lavoratori e sulle fasce di popolazione più disagiata;
Contro le precedenti manovre del governo Berlusconi, che prevedono misure su licenziamenti, privatizzazioni e peggioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori privati e del personale del pubblico impiego e della scuola, fatte proprie dal Governo Monti il quale le rilancia attaccando ulteriormente il contratto nazionale ed introducendo altra precarietà con contratti di ingresso privi di diritti e con il ricatto costante del licenziamento;
Contro le politiche del “piano Marchionne”, le delocalizzazioni e la deindustrializzazione in atto, l’estensione dell’accordo Pomigliano in tutto il gruppo Fiat e nelle aziende metalmeccaniche collegate, la cancellazione del contratto nazionale e la svolta autoritaria in atto nelle relazioni sindacali;
Contro il patto sociale e l’attacco ai diritti dei Lavoratori e Contro l’accordo del 28 giugno 2011 tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, che ha aperto la strada all’art. 8 della manovra del governo e alla cancellazione dei contratti nazionali;
Per la piena applicazione delle misure di tutela su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Durante lo sciopero generale saranno garantiti i servizi minimi essenziali.
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