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Roma. La metropoli si misura con il conflitto

La sala stracolma, ha visto la successione di 15 interventi che si sono cimentati sul come e sul che fare per sperimentare un agire politico e sociale alternativo. Ha introdotto Gualtiero Alunni, Il quale ha illustrato la forma strutturale autorganizzata, autonoma e indipendente del Consiglio Metropolitano, con l’’obiettivo di farla vivere e crescere con il coinvolgimento dei Comitati di scopo,  delle Organizzazioni Sindacali conflittuali, dei cittadini della sterminata periferia metropolitana, insomma una struttura di massa articolata territorialmente, su diverse  soggettività e tematicità, una Confederalità sociale, un luogo d’informazione, formazione, partecipazione, un’Agenzia Popolare, la “Casa della Città”. Andrea Maggi del CRAP ha evidenziato l’importanza della campagna di “obbedienza civile” per l’autoriduzione della bolletta dell’acqua ed ha sottolineato la marcia indietro del governo sulla privatizzazione del servizio idrico.

Mina Merror e l’avv. Marina Rossi hanno illustrato lo sportello legale per gli immigrati, tra l’altro già in funzione. Vito de Russis dell’Ass.ne dei Pedoni insieme a De Benedictis dell’Usb-ATAC hanno messo in evidenza i problemi della mobilità e della privatizzazione del servizio di TPL, rilanciando la campagna “IO L’AUMENTO NON LO PAGO!” contro l’aumento del biglietto.
E stata poi la volta di Emidia Papi che a nome del “Comitato Naz.ionale No Debito”  ha presentato la proposta della petizione per richiedere un referendum popolare di indirizzo sull’Accordo di Unione economica europea. Daniela Cortese e del Comitato 5 Aprile per la sicurezza e la salute sui posti lavoro ha sottolineato la gravità dei numerosi omicidi sul lavoro che si susseguono con una media di 3 – 4 morti al giorno. Roberto Martelli dell’Usicons ha apprezzato la forma autorganizzata del CM e la centralità del lavoro sociale sul territori . Maria Vittoria Molinari del Coordinamento Rifiuti Zero per Roma, che è già parte del Cm ha messo in evidenza dai rischi sulla salute che la raccolta indifferenziata  porta con sé, oltre ad una emergenza latente se non si attiva la raccolta differenziata porta porta. Luciano Iallongo del Comitato di Quartiere Torbellamonacaha parlato della battaglia della riqualificazione del quartiere contro l’abbattimento e il Masterplan. Anna Catalani dell’Ass.ne Roma Sostenibile e Rolando dell’Unione dei Residenti hanno affermato l’utilità di un organismo come il CM e la  necessità di un impegno sulla tutela ambientale.
Pio Congi dell’USB ha presentato lo sciopero generale del 27 gennaio e ha lanciato un appello alla massima partecipazione e condivisione.
A chiusura è intervenuto Paolo Divetta il quale ha ricordato l’occupazione della casa di riposo di V. Casal Boccone, chiusa da Alemanno e “riaperta” dal movimento. Ha rilanciato la campagna contro l’aumento dei biglietti del trasporto pubblico, dando appuntamento per una riunione il 30 gennaio alle ore 18. L’inaugurazione della sede romana del CM ha messo in evidenza le tante problematicità, ma anche la tanta voglia di riscatto e di resistenza contro la speculazione finanziaria e la rendita fondiaria. L’intento dei promotori del Consiglio Metropolitano è quello di portare in superficie la parte più viva della Roma Popolare, quella resistente ed insorgente. Non possiamo che augurare di fare un buon lavoro e di riuscire nella costruzione di un soggetto metropolitano includente e partecipato.

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