Questa è solo la prima versione – “bozza non corretta” – del documento presentato dalla minoranza “alternativa” interna alla Cgil. Cambiamenti, dipendenti da dibattito, possono ancora essere introdotti, entro il 2 dicembre.
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Daniele
Pensare di riformare la CGIL è come pensare di riformare UE, BCE e FMI, la CGIL si abbatte non si riforma, con buona pace del “compagno” Cremaschi.
giancarlo staffo
spettare, rivangare, inutili nostaigie che diventano alibi……. intanto ci si logora, si viene isolati e cotti a fuoco lento. Quando si uscirà ormai sarà marginale ed insignificante, Cremaschi e la “rete 28 aprile” doveva uscire “almeno” al tempo dello scipericchio sulle pensioni dopo la legge Fornero. Ma meglio tardi che mai. La Cgil è una storia chiusa, perchè al di là della scelta neocorporativa di Camusso e soci, anche gli spazi di agibilità democratica dentro la Cgil sono ormai tutti chiusi. Se dissenti ti escludono e non ti chiamano più neanche alle riunioni.