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Senigallia. Giù le mani dal Venezuela. Verso la manifestazione del 13 aprile

Grande partecipazione al seminario “Hands off Venezuela: la posta in gioco e la necessità della mobilitazione” promosso da Rete dei Comunisti Marche e tenuto da Luciano Vasapollo, dirigente RdC, docente di economia politica alla Sapienza di Roma e delegato del rettore per i rapporti internazionali con l’America Latina.
Giovedi sera in tanti abbiamo ripercorso tramite le parole di Vasapollo le strade e i processi storici e politici che hanno portato il Venezuela bolivariano a diventare un faro di speranza rivoluzionaria nel buio della fase storica che stiamo attraversando.
La prima parte dell’iniziativa è servita a decostruire in modo metodico e accurato tutte le fake news con cui la maggior parte dei massmedia nostrani cerca ogni giorno di dipingere il Venezuela come una feroce dittatura che soffoca nel sangue il dissenso e affama il suo popolo.
Vasapollo é partito spiegando le differenze sostanziali che intercorrono tra una Repubblica Parlamentare a democrazia rappresentativa come la nostra e la Repubblica Presidenziale venezuelana a democrazia partecipativa, sottolineando la trasparenza del sistema elettorale del Venezuela, riconosciuto anche dall’ONU come uno dei migliori e più efficienti al mondo, per poi passare a distruggere pezzo dopo pezzo il muro di menzogne costruito da chi ha tutto l’interesse nel far tornare il Venezuela ad un Paese colonizzato dal polo imperialista occidentale, in primis la bugia secondo cui il paese stia vivendo una crisi umanitaria voluta dal governo Maduro, quando le difficoltà (e non la “crisi umanitaria”) che il popolo sta vivendo sono in realtà imputabili alla lunga mano dell’imperialismo USA e dell’Unione Europea e ai loro strumenti criminali: il blocco economico, il mercato nero di viveri e medicinali – venduti in dollari anziché in bolivar – controllato dai narcotrafficanti, gli attentati energetici come il black out di qualche giorno, la complicità delle oligarchie di cui il fantoccio Guaidò è espressione e, spostandoci in Europa, il vergognoso appoggio da parte della sinistra di governo europea all’aggressione imperialista.

Nella seconda parte della serata Vasapollo ha invece inserito l’aggressione al Venezuela in un quadro internazionale in cui la crisi sistemica del modello di sviluppo capitalista e il conseguente scontro tra poli imperialisti per accaparrarsi le risorse fondamentali – petrolio e oro – di cui il paese è ricco, rendono chiaro come le sorti del Venezuela non siano solo le sorti di un “esperimento” rivoluzionario nel Sud America, ma quanto piuttosto da esse dipendano gli equilibri geopolitici mondiali negli anni a venire.


In chiusura del seminario abbiamo rinnovato l’invito alla manifestazione nazionale in solidarietà al coraggio del popolo venezuelano che si terrà sabato 13 Aprile a Roma, consapevoli che parallelamente alla mobilitazione sarà necessario continuare il lavoro di contro-informazione, reso indispensabile dall’enorme quantità di attacchi non solo mediatici, subiti quotidianamente dal governo rivoluzionario del Venezuela per giustificare l’aggressione imperialista.
Come ricorda il coro che abbiamo intonato tutti insieme durante la foto scattata per i compagni venezuelani: “Chavez presente – Maduro presidente!”

Di seguito il video completo del seminario:

https://youtu.be/9wwAFuPWHfU

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